Alla mostra enologica di Verona, Bolzano 7 medaglie d'oro, Trento 0. Le grandi cantine trentine esportano nei supermercati di tutto il mondo, ripianano i propri bilanci, procurano reddito per miliardi agli agricoltori... Eppure il vino trentino rischia di perdere il confronto sulla qualità. Fra i due fatti c'è relazione?
Vino di alta qualità o vino per i supermercati di tutto il mondo? Due strategie diverse, unite controvoglia da un nome: Trentino. I successi, i tanti soldi, gli ultimi conflitti della vitienologia trentina. Con il vago timore di essere già in declino...
Vini trentini, qualità o quantità? Su questa scelta sembrava che, tra le grandi cantine della cooperazione (Cavit e Mezzacorona) e i privati si arrivasse alla guerra. Invece, forse...
I litigi tra gli operatori vitivinicoli hanno distrutto tutte le istituzioni, il vino trentino è oggi senza guida. Al fondo l’antico dilemma, qualità o quantità? E il ruolo esorbitante, l’eccesso di peso politico di settori del mondo cooperativo. “Dalla Pat niente più soldi, se non vi mettete d’accordo” minaccia l’assessore Andreolli. Ma la risposta è una provocazione.
Il mercato della mela non assorbe la produzione trentina. Anche se tutti dicono che è di qualità. La cooperazione agricola, che ha fatto tanto, ora è immobile. Quali le prospettive?
Il marchio Trentino è un grande bluff? Tutti gli interrogativi dopo la scoperta delle commercializzazioni disinvolte e dei controlli affidati alla buona volontà dei produttori. Il settore agro-alimentare: la storia di un indubbio successo, che rischia di ritorcersi contro se stesso.
Vino trentino: si puntava - al di là delle belle parole - sulla quantità, ora si passa alla qualità. Lo scontro tra le grandi cooperative e i piccoli produttori; e il ruolo - deciso e positivo - assunto da Dellai.
Certificazione di qualità: le aziende agricole trentine si rivolgono quasi tutte ad agenzie di fuori provincia. Come mai snobbano la struttura istituita a S. Michele?
A che punto è lo storico conflitto nel vino trentino, tra qualità e quantità, cantine sociali e produttori privati? Forse oggi si può essere più ottimisti. Anche perchè altrimenti, il mercato globale...
La Provincia di Trento da una parte lancia il marchio "OGM free" per i prodotti trentini; dall'altra si attrezza per "coltivare e produrre varietà di OGM". Una scelta incomprensibile e suicida.
Il Trentino è il posto dove si paga l’uva più del vino, dove i contadini, con la più alta redditività d’Italia, sono cambiati antropologicamente, dove si vende il vino degli altri a prezzi che loro si sognano. Ma può durare? Una storia di managerialità, investimenti e cultura diffusa; ma anche un bisogno di “fare sistema” che non sembra decollare.
La soia transgenica, con i suoi redditi, salva lo stato sociale argentino. Ma non mancano le controindicazioni. Gioie e dolori di una rivoluzione agricola da discutere.
Sempre più residenti in Val di Non manifestano il loro disagio: “I fitofarmaci usati per le mele ci tolgono la libertà di vivere”. Di fronte a documenti che provano
le irregolarità e gli eccessi nell’uso delle sostanze chimiche, gli amministratori rispondono timidamente. E i produttori fanno spallucce.
Nelle Giudicarie, la zootecnia intensiva ha fatto finora solo danni, ambientali ed economici. Anche gli allevatori ora cominciano a capirlo, e adesso il punto è un altro: limitarsi a ridurre il numero di capi oppure decidere di diversificare, sostituendo la zootecnia con altre attività?