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Mucca rinsavita? Non ne siamo sicuri

Mucca pazza: i giochi pericolosi dell'Unione Europea, i controlli carenti delle Regioni, i chiarimenti (attesi) sulle carni trentine.

Parliamo di sicurezza alimentare. Nell’ambito del Progetto europeo "Campagna di informazione sicurezza alimentare", il Codacons trentino organizza in collaborazione con l’APPS (Azienda Provinciale dei Servizi Sanitari) e con la Confederazione Italiana Agricoltori, due seminari sulla sicurezza alimentare. Il primo, fissato per martedì 4 giugno dalle 15 alle 19 presso la sala riunioni dell’APPS in via Degasperi 79 a Trento, avrà come tema centrale " Le carni trentine "; il secondo, previsto per martedì 25 giugno nella stessa sede e con lo stesso orario, sarà incentrato su "I controlli alimentari sulle carni trentine ".

Dai due incontri partirà un grido di allarme da parte dei consumatori e degli allevatori, i quali, uniti, chiedono allo Stato maggiore sicurezza e più controlli.

L’emergenza mucca pazza non è finita; la situazione, affermano consumatori, allevatori e le stesse istituzioni, è ancora preoccupante. Il presidente della Confederazione Italiana Agricoltori, Massimo Pacetti, punta il dito contro l’Unione Europea, rea di giochi pericolosissimi a danno della qualità e della sicurezza alimentare. L’UE, difatti, nel corso degli anni, ha abbassato progressivamente gli standard qualitativi degli alimenti, al fine di equiparare tutti gli Stati membri, purtroppo al ribasso.

Restando in Italia, il federalismo ha portato ad aumentare le responsabilità delle Regioni (per noi delle due Province), le quali dovrebbero effettuare i controlli cosiddetti attivi (ossia indipendenti da casi sospetti). Tuttavia le Regioni si sono rivelate incapaci di garantire la sicurezza dei prodotti alimentari, anche a causa degli ingenti tagli alle spese sanitarie, a tutto favore del proliferare della clandestinità dei macelli e della circolazione di farine vietate.

Non è da dimenticare poi come il ministero della Salute abbia confermato quanto già sostenuto dal Codacons circa l’insufficienza del numero dei veterinari in Italia e circa la necessità di pene più severe contro chi utilizza o commercializza farine vietate e più in generale contro chiunque si renda protagonista dei cosidetti reati alimentari, sostenendo anche che in Italia l’etichettatura serve a ben poco.

Sarà dunque interessante apprendere dagli interventi ai seminari di giugno da parte degli esperti dell’Azienda Provinciale dei Servizi Sanitari la loro esperienza circa la sicurezza e la qualità delle carni trentine, come pure i controlli alimentari che vengono effettuati in Trentino sulle carni; si auspica infine che venga illustrato e possibilmente chiarito l’ultimo caso di mucca pazza, verificatosi in provincia di Bolzano, dato che quell’allevamento, a quanto se ne sa, non faceva uso di farine animali.

Quella sulla sicurezza alimentare sarà tra le più importanti e maggiori battaglie che dovremo condurre nell’immediato futuro. I segnali sono preoccupanti (dal vino al metanolo e dalle sofisticazioni ed adulterazioni classiche fino alla pazzia di chi ha trasformato degli erbivori in cannibali carnivori e agli esperimenti da stregoni degli OGM), ma tali episodi hanno per lo meno accresciuto la consapevolezza dell’opinione pubblica. Il consumatore, sottoposto ad una sistematica perdita di certezze, reagisce chiedendo ed imponendo, con le proprie scelte commerciali, una maggiore qualità degli alimenti, anche a fronte di un maggiore esborso. Ma sono ancora numerosi i consumatori influenzabili, che impostano la propria condotta alimentare credendo nelle varie famiglie felici televisive che alle 7 del mattino sono liete attorno al desco familiare a ingozzarsi di prodotti industriali.

I bambini, lieti e sorridenti, ed i loro sereni genitori, passati dalle sfilate di moda alle colazioni mattutine, si scontrano con la realtà, dalle deleterie conseguenze, dell’abbandono di un mondo alimentare - quello mediterraneo - che il mondo intero invece prende come esempio e modello di vita sana e genuina. L’obesità, in primis, malattia sociale dagli altissimi costi, è causata da questa orgia di lipidi e di glucidi che un organismo umano non è in grado di sopportare senza danni.