Menù
Home
QT
Questotrentino
Mensile di informazione e approfondimento
Utente
Cerca

Malghe, bovini e Provincia

Francesco Borzaga

Appare sui giornali di oggi la notizia dell’arresto di tre notissimi allevatori del Bleggio, accusati di truffa nei confronti dell’Unione Europea per il non piccolo importo di tre milioni e mezzo di euro, grazie ad un vivace traffico d’importazione di bovini dall’Europa orientale.

Non sono in grado ovviamente di pronunciarmi sulla fondatezza dell’accusa. Osservo tuttavia come il caso, a quanto mi risulta, sia tutto fuorché recente. Segnalazioni e denuncie sul cattivo uso delle malghe affittate (assai numerose), su animali morti di stenti e lasciati a marcire, o quantomeno assai frettolosamente sepolti, sulla totale incompatibilità dei vitelli importati, per precedenti cattive condizioni fisiche o per altra causa, con l’allevamento in montagna, sono emerse più e più volte sulla stampa locale e in altra sede. Nessuna sorpresa quindi per la denuncia.

Vorrei tuttavia essere meglio informato sul ruolo e sull’atteggiamento assunti dalla Provincia Autonoma, e segnatamente dall’Assessorato all’Agricoltura e Foreste, in tutta questa vicenda. Mi sono arrivate infatti in questi mesi notizie sull’uso dell’elicottero per il trasporto dei manzi nelle più isolate malghe delle nostre montagne, su sopralluoghi e forse servizi di accompagnamento effettuati dai forestali, su di un insufficiente controllo relativamente alle cattive condizioni igienico-sanitarie del bestiame monticato. L’Assessore competente era magari all’oscuro di questi fatti?

Se ne era informato, quali provvedimenti sono stati adottati?

Mi scusi per l’indiscreta curiosità

Parole chiave:

Articoli attinenti

Nello stesso numero:
Portati a morire in malga

Commenti (0)

Nessun commento.

Scrivi un commento

L'indirizzo e-mail non sarà pubblicato. Gli utenti registrati non devono inserire altre verifiche e possono modificare il proprio commento dopo averlo inserito.

Riporta il codice di 5 lettere minuscole scritto nell'immagine. Puoi generare un nuovo codice cliccando qui .

Attenzione: Questotrentino si riserva la facoltà di cancellare commenti inopportuni.