L'idea perversa che fa legare vittoria, arbitraggio, politica sportiva, sponsor. Per cui in nome degli interessi economici, bisognerebbe avere una politica che procura arbitri compiacenti. Se poi passiamo dallo sport alla Repubblica Italiana...
I recenti assurdi divieti nella pratica dello scialpinismo, contro la montagna e la libertà. Rispondere con forme di disubbidienza civile? Intervista a Mauro Giongo.
L'alpinismo come conquista, successo, pettegolezzo. La cultura mummificata della montagna come emerge dalle scomposte celebrazioni del CAI della conquista del K2 con corollario di massiccia spedizione.
Moena, il caso della pista Allochet di Fondo: un'imprenditoria turistica ingrassata ed impigrita dalle sovvenzioni dell'ente pubblico, che poi non ha fondi per gli interventi sociali.
Olimpiadi, business e proteste: dalla resistenza passiva alla Coca Cola allo scippo della fiaccola olimpica, un mix di ottime ragioni e ricerca di identità.
Lo sport trentino e il caso Itas: le tante società sportive, la squadra che eccelle, gli sponsor, un pubblico meraviglioso. Ma la dura legge del professionismo non fa tornare i conti: e fino a che punto è giusto che intervenga l'ente pubblico?
Elezioni a Innsbruck: Hilde Zach perde le elezioni, ma vince le trattative. E intanto si approfondisce il buco dei conti dei grandi impianti olimpionici.
In un crescendo di provincialismo, lo scudetto nella pallavolo dà alla testa: al punto da invocare soldi per lo sport professionistico, da togliere dove? Dalla cultura.