Ora sono blanditi con dolci parole. Però sono sempre considerati un problema di ordine pubblico, e bollati come ottusi oppositori della globalizzazione. Invece pongono problemi seri e reali. E si stanno organizzando.
Ottenuto il diritto a manifestare, registrate pelose adesioni, il movimento anti-G8 punta a diffondere le proprie motivazioni. Vediamo cosa vuole, e chi lo sostiene.
L’Italia e l’Europa possono e devono uscire dall’attuale vergognoso immobilismo. Un’intervista all’on. Giovanni Kessler (Ulivo) sulle iniziative in corso.
L’ "utilità” delle guerre, l’Onu, l’Europa, l’opposizione dei popoli, l’efficacia preventiva della diplomazia dal basso: discutono Silvano Bert (cattolico, intellettuale di sinistra), Massimo Pilati (Rete di Lilliput), Luigi Olivieri (deputato dei Ds).
I quesiti che ci pone la guerra: cosa è l’”interesse nazionale”, quale realisticamente è nel mondo il ruolo dell’Italia e dell’Europa, quanto conta la forza delle idee, quanto la dignità dei popoli. I cinici hanno sbagliato tutti i calcoli: forse non hanno ragione loro. Un’intervista al prof. Sergio Fabbrini, politologo, dell’Università di Trento.
Dopo il rapimento delle due Simone: le Ong, le manifestazioni congiunte con gli islamici, la possibilità di sfuggire alla spirale terrore-odio-guerra. La lezione, i limiti, il nuovo importantissimo ruolo delle esperienze di volontariato internazionale.
L'apparente buon senso da bottegai in tanti commentatori di politica internazionale: si privilegiano minuscoli interessi immediati, a scapito di una visione più ampia
Il ritorno dell'irrazionalità , anti seminiamo e miti etnico-religiosi. E la perdita di credibilità dell'America, incapace di controllare la destra israeliana.