La Asl per "risparmiare" si trova con pochi anestesisti, le sale operatorie chiudono, i pazienti sono sottoposti a lunghe attese, anche dolorosissime. Ma è tutta la sanità trentina ad essere in sofferenza.
Non rispettano gli accordi sindacali, i livelli delle prestazioni, i programmi concordati. E, tenendo in ostaggio 250 dipendenti e migliaia di pazienti, vogliono sempre più soldi, senza far vedere i bilanci. Finora glieli hanno dati.
Problemi e demagogie di una contrapposizione.
L’esigenza di razionalizzare, la facile scappatoia della centralizzazione, la protesta delle valli abbandonate. Sempre in attesa di una politica seria.
Ospedale di Fiemme: la massiccia mobilitazione popolare contro la chiusura del punto nascite e la strumentalizzazione di chi ha delle responsabilità in questa situazione