Nel numero di aprile avevamo recensito il romanzo breve “Il predatore” di Marco Niro. Un libro che, partendo dalla fobia dell’orso, dipinge un quadro fosco della realtà delle nostre valli: conformista, chiusa in se stessa, facile preda non dell’animale, ma di se stessa, del più cinico dei suoi faccendieri e politicanti. E’ questa la realtà? Oppure è un’esagerazione? O, peggio, una favola negativa, descritta da chi vive in città? Abbiamo invitato i lettori, soprattutto di valle, a rispondere a questi quesiti. Un tema che, come il libro, ha interessato, e ci sono arrivate alcune risposte che qui, con piacere, pubblichiamo. Altre ne presenteremo nel prossimo numero
Aldo Collizzolli, Quinto Canali, Gianni Mittempergher, Felix Lalù, Luigi Casanova