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Per chi si mette in viaggio

E inoltre, il costo della casa.

Prima della partenza. Se vi rivolgete ad un’agenzia, pretendete che vi siano consegnati i dépliants e gli opuscoli illustrativi: è un obbligo che spetta per legge al venditore del pacchetto o del servizio turistico e nel primo caso il Decreto Legislativo 111/95 prevede anche le indicazioni che l’opuscolo deve fornire in modo chiaro e preciso: il prezzo, i mezzi di trasporto, la classificazione degli hotels, ecc.

Chi compra un pacchetto turistico tutto compreso deve ricevere copia del contratto con una descrizione precisa del pacchetto stesso in tutti i suoi elementi;

Il prezzo globale può essere modificato, ma almeno 20 giorni prima della partenza, soltanto se il contratto ne prevede la possibilità e l’aumento è dovuto ad un rincaro nel costo dei trasporti, nelle tasse di imbarco e sbarco o nell’oscillazione dei cambi (no nell’area Euro); se l’aumento supera il 10%, il turista può rinunciare al viaggio ottenendo la restituzione di quanto versato, oppure fruire di un diverso pacchetto con conguaglio della differenza se esso è di minor valore;

Qualsiasi modifica che l’organizzatore dovesse apportare va comunicata per iscritto al cliente che entro due giorni può recedere dal contratto se la modifica è significativa al punto da rendere non più interessante il pacchetto.

Il viaggio e il soggiorno. In caso di qualsiasi danno che il turista dovesse subire, il tour operator deve risarcirlo anche se questo è stato provocato da uno dei suoi fornitori (per esempio, la compagnia aerea o l’albergatore), eccetto solo i casi di colpa del consumatore o di cause di forza maggiore.

Chi si reca in albergo deve sapere che l’albergatore è obbligato a ricevere il denaro che il cliente voglia lasciare in cassaforte: in ogni caso, il titolare dell’albergo risponde dei furti che il cliente subisce, senza alcun limite nel caso in cui la sottrazione dei beni o del denaro dipenda da sua negligenza o inadempienza, mentre il risarcimento non potrà superare una somma pari a 100 volte il valore della camera se gli oggetti sottratti o distrutti non sono stai consegnati ma lasciati in stanza.

Chi utilizza l’aereo deve tenere presente che in caso di troppe prenotazioni che costringano qualcuno a non partire, questi ha sempre diritto a un risarcimento di 150 o 300 euro a seconda della lunghezza del percorso; inoltre il passeggero può scegliere se partire con il primo volo disponibile o in un’altra data per lui comoda, ricevendo nel contempo vitto e alloggio dalla compagnia aerea, ovvero farsi rimborsare il prezzo del biglietto per la parte non usufruita.

Al rientro. Per quanto riguarda i reclami per inadempimento, occorre contestarli subito all’organizzatore affinché vi ponga immediato rimedio, anche nel corso del soggiorno.

In ogni caso il consumatore che intenda sporgere reclamo deve inviare una raccomandata con avviso di ricevimento (A.R.) nella quale si puntualizzano tutte le contestazioni all’organizzatore e al venditore, entro e non oltre 10 giorni lavorativi dalla data del rientro presso la località di partenza.

E’ indispensabile dimostrare le mancanze riscontrate e i danni subìti attraverso tutti gli elementi che possano provare l’effettiva situazione vissuta: (fotografie, filmati, testimonianze, certificati medici, ecc.) Per tutti i problemi comunque, il consiglio è quello di rivolgersi ad una Associazione di Consumatori.

Casa: il peso del mattone. S.S. di Gardolo si lamenta del fatto che il costo dell’affitto sta notevolmente diminuendo il potere di acquisto del suo stipendio mensile, che, tra poco, gli impedirà addirittura gli acquisti primari per la propria famiglia.

In effetti il mercato del mattone continua ad essere in grande tensione con conseguenze gravi per le famiglie, per gli aumenti vertiginosi degli affitti e del costo per l’acquisto dell’abitazione.

Le compravendite, infatti, negli ultimi anni sono aumentate di oltre il 30% e si stanno assestando ad oltre 800.000 annue.

Questo fenomeno è dovuto essenzialmente al forte spostamento di risorse finanziarie, che negli ultimi anni è passato dalle fasce sociali a reddito fisso a quelle che hanno l’opportunità di reddito derivante dal poter fissare loro i prezzi e le tariffe (commercianti, artigiani, professionisti, ecc.).

I consumatori hanno in tal modo subito danni e beffe dovuti a comportamenti anomali e scorretti durante la fase dell’introduzione dell’euro, essendo per di più mancati i doverosi controlli da parte del Governo.

Pertanto le famiglie, oltre a subire un forte depauperamento del proprio potere di acquisto, si sono ritrovate a fare i conti con una vera e propria emergenza-casa.

Gli affitti, infatti, sono variati dal 2001 al 2005 da 610 a 1.010 euro al mese, con un aumento del 65%. Relativamente poi al costo per l’acquisto di una casa, si è passati da dover impegnare 15,3 annualità del proprio reddito a ben 19,1 annualità.