Il nuovo Centro di Ricerca mente-cervello di Mattarello: un esempio del Trentino che si sta attrezzando per il futuro. Con grandi speranze e aspettative, ma anche con incertezze e qualche perplessità.
Innovazione o fumo negli occhi? Un celebre ricercatore americano sbarcato a Trento, un centro di ricerca generosamente finanziato, ma dai dubbi risultati e scarsa trasparenza. Si ripropone il tema della verifica della ricerca, dei possibili sprechi, dei soldi che non vanno investiti a casaccio.
Dopo incredibili pasticci sta per decollare l’industria trentina delle case in legno. Un’attività remunerativa e innovativa legata alla qualità della vita e dell’ambiente.
Al via il Centro di Protonterapia, all’avanguardia, figlio di bilanci floridi eppur realizzato nei tempi e costi preventivati; si apre ora una complicata sfida per farlo funzionare e autofinanziarsi.
La mutazione genetica: da trasferimento dell’innovazione a intermediario di opinabili consulenze milionarie sotto inchiesta giudiziaria. Attirava giovani da tutto il mondo, ora tutti scappano, nell’amarezza e vergogna.
E’ la solita storia, l’ennesimo naufragio della politica provinciale della ricerca.
Dal 2003 consulenti della Deloitte si sono infilati ai vertici del sistema pubblico trentino. Di lì sono partite le consulenze milionarie. Ma Ugo Rossi sembra non preoccuparsi, elude e minimizza.
Dal 10 al 15 settembre la città ha presentato i progetti per rendere più efficienti i rapporti tra pubblica amministrazione e popolazione. Sono realistici?