Inceneritore o bio-essicazione? Il primo metodo costa molto di più, inquina, entrerà in funzione dopo, manda a monte riciclaggio e raccolta differenziata. Eppure è stato scelto dalla Giunta provinciale, che vuole imporcelo. Come? E soprattutto, perchè?
Avanza il "modello Brescia": stretti dagli uomini di Dellai ulteriori rapporti con l'ASM bresciana, per la costruzione del mega-inceneritore. I cittadini dovranno pagare di più, per essere più inquinati; a meno che...
Crolla il Piano Rifiuti: la discarica di Ischia Podetti è ingestibile, le rotoballe vanno portate all’estero, i tempi si allungano, l’inceneritore non si sa dove metterlo, si riaffaccia la bioessicazione. Un problema delicato, affrontato con cinismo e superficialità: e ora i nodi vengono al pettine.
“I cittadini stiano tranquilli - dicono Dellai e Pacher - sul progetto inceneritore veglia il VIA.” Ma la Valutazione d’Impatto Ambientale è stata calpestata e delegittimata. I retroscena e le conseguenze.
Lo Studio dell’Università sull’inceneritore riaccende le polemiche: per la sua evidente parzialità, per il rifiuto di considerare seriamente le alternative. Il grosso business sembrerebbe inarrestabile. E invece sta crescendo un forte, articolato e soprattutto nuovo movimento: e a differenza che nel caso Jumela...
Dopo lo studio di Ingegneria Ambientale sull’inceneritore: con le consulenze accomodanti, l’Università non rischia di perdere autorevolezza? Le polemiche - palesi e sotterranee - nel mondo accademico; gli anticorpi, le contromisure.
Sulla Jumela, sulla caccia, sull'inceneritore, tre altolà alla Giunta Dellai da tecnici e magistrati. “In questa maniera non si può governare!” è stata la reazione dell'esecutivo. Appunto.
Un referendum importante: per la salute dei cittadini, e per il Trentino, se deve guardare avanti, verso l’economia ecocompatibile o indietro, verso gli affarismi. Tutte le tappe di una vicenda che si trascina da anni.
Polveri sottili, blocco della circolazione, inceneritore: l’urgenza di una nuova politica orientata all’ambiente, le vischiosità della politica, le pressioni di una nascente, inaspettata mobilitazione popolare.
Inceneritore o morte: come il sindaco di Trento disfa la sua (amplissima) maggioranza; per non deludere l'alleato-padrone Dellai, e la sua fissa sull'inceneritore. E così la sinistra difende con il mal di pancia un progetto che sa essere obsoleto, sbagliato, pericoloso, costosissimo.
Al Comune di Trento passa il progetto dell'inceneritore, pur con tantissimi "se" ed altrettanti "ma", di una sinistra che vorrebbe contemporaneamente salvarsi l'anima (e l'elettorato) ed evitare lo scontro con il partito degli affari. E tutto rimane ancora aperto.
Figuraccia dell’Università di Trento: ed è la seconda volta. In questo giro, per compiacere la committenza, si sfida (non impunemente) la legge di Lavoisier.
Pagare di più per avere più tumori. Questo, in sintesi, l’esito della scelta dell’inceneritore cui ci si sta avviando. Quando invece l’alternativa c’è ed è più conveniente.
Fugatti crea l’emergenza discariche e rilancia il progetto del termovalorizzatore. ?Nonostante le raccomandazioni dell’Unione Europea e gli esiti della raccolta differenziata.