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QT n. 9, 3 maggio 2003 Servizi

Come ti pompo l’inceneritore

Ha suscitato scalpore – e come non poteva? – l’ultimo annuncio sulle ecoballe: i pericolosi rifiuti accatastati a Ischia Podetti verranno trasferiti all’inceneritore di Mantova: dietro adeguato compenso e dando in cambio la disponibilità a prendersi un domani i rifiuti lombardi, da smaltire nell’inceneritore di Trento.

Le ecoballe incombenti a Ischia Podetti.

Con il che, da una parte si dà per scontato che a Trento ci sia un inceneritore, dall’altra se ne condizionano le dimensioni, in pratica imponendo un sovradimensionamento. Insomma, la commissione tecnico-scientifica testè varata, che dovrebbe comparare inceneritore e metodo integrato, sarebbe una burletta; e verrebbe invece confermata l’irresistibile propensione della Giunta Dellai per il maxi-inceneritore: le tonnellate annue da smaltire devono essere tante (250.000, e si era partiti addirittura da 330.000!), e se il Trentino non produrrà abbastanza rifiuti, se ne importeranno da fuori.

A questo punto le reazioni, degli ambientalisti, dei comitati anti-inceneritore, sono state indignate. Persino il Comune di Trento, sempre timoroso verso piazza Dante, ha alzato la voce. Il fatto è che l’alternativa esiste, e in Provincia lo sanno benissimo. Fin da maggio Ecolog, una spa del gruppo Ferrovie dello Stato, ha offerto la propria tecnologia e i mezzi tecnici per portare via le ecoballe, da smaltire in discariche o inceneritori dell’area germanica (dove hanno fatto lo stesso errore che Dellai vuole imporre a Trento, inceneritori troppo grandi, che hanno fame di rifiuti). Costo, 120 euro a tonnellata, ossia 232 lire al chilo. Senza chiedere, in cambio, di smaltire alcunché.

Proposta convincente. Forse troppo. Contro di essa era nato un fuoco di sbarramento: dalla stessa Provincia erano stati avanzati dubbi sulle autorizzazioni di Ecolog ad effettuare il trasporto rifiuti. Ricevendo in cambio dalle Ferrovie dello Stato una rabbiosa diffida a propalare tali insinuazioni.

"Sia chiaro; noi abbiamo tutte le autorizzazioni - ci dice l’ingegner Galluzzi, dirigente di Ecolog - Abbiamo già smaltito mezzo milione di tonnellate dalla Campania, come da tante altre località. Quando la Provincia decide, noi siamo pronti ad operare. Lo scorso anno ci era stato detto che si sarebbe partiti a settembre, poi a gennaio, poi... Noi aspettiamo."

Invece Dellai un giorno dice che "è eticamente inaccettabile far smaltire ad altri i nostri rifiuti; non un chilo dovrà uscire né entrare dal Trentino"; un altro giorno si trastulla con il viavai da Mantova. Intanto le ecoballe rimangono in riva all’Adige. E ci si arrampica sui vetri pur di giustificare un inceneritore spropositato.