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Rifiuti: a proposito di compostaggio

Le Amministrazioni comunali sono sempre più convinte e decise a passare dall’attuale sistema di raccolta stradale dei rifiuti a quello più efficace costituito dalla raccolta "porta a porta".

Tale raccolta prevede la separazione in casa della frazione organica e della frazione secca non riciclabile. La raccolta porta a porta può essere definita "poco spinta" se limitata a tali frazioni di rifiuto (in tal caso i rifiuti recuperabili quali carta, plastica, vetro, ecc, vanno collocati negli appositi contenitori stradali per le raccolte differenziate), oppure, la raccolta è detta "spinta" se viene intercettata a livello domestico anche tutta la frazione secca riciclabile (carta, plastica, vetro ecc.) preventivamente separata per categorie merceologiche.

La frazione organica, o putrescibile, è comunque la parte più rappresentativa dei rifiuti, sia per l’alto impatto ambientale che comporta, sia per il peso, che da solo costituisce il 35-40% dell’intera massa dei rifiuti.

Ma, dove va a finire oggi tale frazione di rifiuto che il cittadino diligentemente separa? Attualmente, la frazione organica che viene separata nel quartiere della Bolghera a Trento (dove è stato introdotto il progetto pilota della raccolta porta a porta) viene trasportata in un centro di compostaggio a Isola Borromeo, vale a dire a circa un centinaio di chilometri da Trento. Dove viene trasportata la frazione organica separata dal quartiere di Noriglio a Rovereto? Ad Isola della Scala, circa ottanta chilometri a sud.

E’ normale tutto ciò? Dovremo abituarci a vedere partire camion da tutto il Trentino per essere compostati in Veneto? Qualcuno, oltre alle circa 80 lire al kilo di costo, vorrà calcolare anche i costi ambientali che un tragitto così lungo produce in termini di inquinamento dell’aria e di inquinamento acustico?

La raccolta dell’umido non può prescindere dalla creazione in loco di uno o più centri di compostaggio. Darsi la pena di separare il rifiuto umido per poi doverlo trasportare in centri di compostaggio privati lontani e non facilmente controllabili, mi pare sia soltanto una sterile operazione di immagine. La questione rifiuti è cosa complessa e va affrontata con la massima serietà, senza demagogia.

Paolo Cova, presidente della Commissione Ambiente del Comune di Rovereto