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QT n. 19, 9 novembre 2002 Servizi

Raccolta rifiuti: si lavora per l’inceneritore?

La deplorevole situazione della valle di Fiemme.

Gli amministratori della valle di Fiemme continuano la loro diligente azione di sostegno della politica provinciale sui rifiuti. Accumulare maggiori quantità possibili, compattare, esportare a Ischia Podetti o Taio, imballare: in attesa dell’inceneritore risolutore d’ogni problema. Nel frattempo i cittadini pagano tariffe sempre più pesanti. Le tariffe degli anni 1999 e 2000 hanno visto due consecutivi raddoppi della quota da pagare, per il 2001 e 2002 si prevedono altri aumenti consistenti.

Eppure questa valle dovrebbe aver acquisito qualche attenzione sull’argomento: per quindici anni ha dovuto smaltire i rifiuti in una discarica inadeguata, posta accanto all’Avisio, in località Valzelfena, sotto Cavalese. Si attendeva la costruzione di un’altra follia, la discarica prevista in pieno alveo fluviale, in zona alluvionale dell’Avisio, a Capriana. La tenace opposizione di poche persone ha fatto fallire questa speculazione, questo atto di incoscienza (lo ricordiamo: era previsto un costo complessivo di 20 milioni di euro, la costruzione di una strada di accesso lunga due chilometri e che da sola costava 8 milioni di euro).

Nel frattempo una commissione comprensoriale aveva elaborato proposte alternative di gestione del servizio di raccolta rifiuti urbani, proponendo fin dal 1998 il superamento dell’iniquo pagamento della tassa in base ai metri quadrati dell’appartamento occupato. Ma lo studio è stato tenuto ad ammuffire nei cassetti della giunta comprensoriale. Ed oggi i cittadini si lamentano, non capiscono, chiedono spiegazione degli aumenti tanto elevati in assenza di un miglioramento qualitativo dei servizi offerti. Ma quando questi cittadini si rivolgono ai loro sindaci, quando succede che vengano ricevuti, si sentono rispondere che loro non ne sanno nulla, oppure che si rivolgano al messo comunale o agli uffici ragioneria, o ancora,"è colpa del comprensorio", tralasciando di dire che loro sono gli attori protagonisti della giunta comprensoriale, cioè l’organo amministrativo che decide in materia.

Durante tutti questi anni di emergenza rifiuti, in valle non si è fatto nulla per tentare di ridurre la produzione dei residui dei consumi delle famiglie. La disattenzione degli amministratori si è unita alla loro inadeguatezza, si è sommata alle incapacità. Si sono dislocate le campane della raccolta vetri e metalli, della carta, si sono raccolte le pile e prodotti altamente inquinanti, si è stampato qualche inutile manifesto, si è ripetuto un rituale stanco di oltre un decennio.

Durante il mese di ottobre, con un gruppo di amici abbiamo girato nei paesi gettando sguardi curiosi ed imbarazzati dentro i cassonetti della raccolta. In troppe località, da Predazzo fino a Cavalese, li abbiamo visti zeppi di sterpaglie e di residui degli orti, ma abbiamo anche trovato quantità importanti di bottiglie di vetro, cassoni di carta e cartoni, legnami. Anche altre sorprese, ma più preoccupanti: lattine di olii di auto, batterie, materiale edilizio in abbondanza. La ricognizione di un pomeriggio ha evidenziato uno scenario preoccupante, ha messo in rilievo il ritardo culturale che è stato costruito in valle. E le statistiche parlano chiaro. Ancora oggi la percentuale di raccolta differenziata di Fiemme, assieme al Primiero, è la più bassa del Trentino: 13-14 per cento; e i cittadini stanno ancora pagando la tassa a metro quadro invece che sul reale prodotto.

Si ha l’impressione che questi amministratori abbiano cancellato dalla loro mente l’urgenza del problema, i contenuti di civiltà e cultura che attornia il tema, in pratica sembra che si lavori per garantire al previsto mega-inceneritore di Ischia Podetti il massimo lavoro possibile.

Ma c’è una novità che viene a smentire questo inquietante affresco. Il Comprensorio ha affidato uno studio del costo di 91.000 euro ad una impresa che preparerà la riorganizzazione dell’intera gestione del servizio di raccolta rifiuti, arrivando alla proposta del pagamento della effettiva quantità di rifiuti prodotti. Ci vorranno mesi di lavoro per studiare, altrettanti di incontri e dibattiti nei comuni, altri ancora nell’organizzare il servizio.

Ne siamo certi: per il 2007, anno di entrata in funzione dell’inceneritore provinciale Dellai-Grisenti, anche la valle di Fiemme avrà consolidato sul tema percorsi di civiltà. E mentre i sindaci sul tema si dimostrano totalmente impreparati, si affacciano i mondiali di sci nordico. Sull’argomento le delibere di giunta, gli incontri, le attenzioni, gli investimenti si sommano.