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QT n. 13, 27 giugno 1998 Servizi

Bretella: le novità con riassunto delle puntate precedenti

Rotaliana: timidi segnali positivi per una soluzione della viabilità. Ma ancora una volta i falchi battono i volonterosi.

E' scaduto in settimana il termine entro il quale potevano essere presentate osservazioni al nuovo Piano Urbanistico Provinciale. In aprile, la Giunta provinciale aveva infatti depositato le proposte di variante al PUP, anche se è convinzione diffusa che entro la legislatura in scadenza non esistano ne il tempo materiale ne la determinazione politica necessari per approvare un così importante strumento.

Per la cosiddetta bretella rotaliana, nella variante al PUP la Provincia ha previsto a questo punto due ipotesi di percorso: una a sinistra del Noce, dalla Rocchetta a S. Michele, e l'altro in galleria ovest di Mezzolombardo, con l'intenzione di proseguire verso Trento nord.

La possibilità di presentare osservazioni è stata una ulteriore occasione per discutere della viabilità in piana Rotaliana, argomento che da anni è oggetto di studi, tensioni, sgambetti politici, ingerenze, ma anche di proposte concrete che stentano comunque a decollare. Ma anche in quest'ultima occasione, nonostante le premesse, la buona volontà di alcuni non è riuscita a smuovere indecisione ed arroganza.

Ricordiamo che la vicenda vede schierate da un lato numerose associazioni di categoria (molto attivi gli agricoltori), sociali ed ambientaliste, rappresentanti di forze politiche di maggioranza e di minoranza dei locali consigli comunali, i sindaci di Lavis, Mezzocorona e di San Michele all'Adige. Dall'altra si contrappongono la Giunta provinciale e il Comune di Mezzolombardo (solo la maggioranza politica ma non le opposizioni, alcune delle quali stanno invece con il comitato anti Sepi). In mezzo, preoccupati e quasi silenziosi, stanno i comuni di Zambana e Nave San Rocco, ma anche molti cittadini che stentano a capire.

Il Comitato per la difesa del territorio in questi giorni è stato il lievito che ha fatto crescere la proposta alternativa originariamente minoritaria, ma ora condivisa da una larga maggioranza. Associazioni e comitati hanno avuto il merito di sostenere un'ipotesi praticabile per risolvere il problema di un razionale collegamento fra le valli del Noce e l'autostrada con una galleria a ovest di Mezzolombardo. Altri hanno fin qui difeso, con qualche cedimento e numerose contraddizioni, la progettazione Sepi, che nelle sue numerose varianti ha via via perso consenso ma che, per ora, è l'unica ufficialmente sul tavolo della discussione. La Giunta provinciale l'ha recentemente confermata, ma l'ultima versione è riuscita a scontentare anche l'ultimo alleato in sede locale, il comune di Mezzolombardo.

Il malumore di quell'amministrazione comunale è emerso ed ha preso forma nella bozza del nuovo piano di fabbrica che Mezzolombardo si appresta a varare. E' comparsa, accanto alla classica variante stradale che di fatto scarica il traffico da e per la Val di Non sui territori di Mezzocorona e San Michele, anche una ipotesi di galleria ad ovest della borgata. Si tratta è stato però premesso di un'ipotesi in subordine, ma il suo inserimento nello strumento di pianificazione comunale è un fatto nuovo che va in ogni caso preso in considerazione. La galleria ha il torto di esser molto più lunga (e quindi più costosa e difficile da concretizzare) di quella proposta dagli ambientalisti e sostenuta dal comitato anti Sepi. Rappresenta comunque un compromesso che molti hanno colto con favore, a partire dai progressisti di Ambiente e Società, lista civica locale che si ispira al centro sinistra, i quali hanno posto l'accento più sull'avvicinamento delle posizioni piuttosto che sull'ambiguità ancora presente nella proposta della maggioranza Patt-Udr ' (Unione democratica Rotaliana, una formazione laico socialista) che governa la borgata Rotaliana.

Questo segnale aveva fatto intravedere la possibilità concreta di una svolta nelle barricadiere posizioni in difesa della soluzione Sepi. I rappresentanti della sinistra di Mezzolombardo hanno cercato di immettere il loro ottimismo anche ali'intemo del Comitato anti Sepi, all'interno del quale sono da sempre collocati, ma la reazione è stata tiepida. Si teme ancora (con qualche fondata ragione) che la "galleria lunga", a causa dei suoi costi di realizzazione rappresenti in realtà un cavallo di Troia buono solo per espellere dalla discussione quella che il Comitato anti Sepi considera l'unica soluzione vera: una galleria di un paio di chilometri che dal bivio per Fai della Paganella si immette nella montagna per uscirne più a sud, a ridosso della zona artigianale.

Resta il fatto che il vicesindaco e l'assessore all'urbanistica (tutti e due Udr) di Mezzolombardo si erano dichiarati disponibili ad approvare un documento con il quale chiedere alla Provincia di annullare tutte le ipotesi Sepi in cambio della variante in galleria con prosecuzione lungo il torrente Noce fino alla zona industriale di Lavis e poi giù verso Trento Nord. E i consiglieri della lista progressista hanno subito voluto misurare la serietà delle avances presentando una mozione intesa a sottolineare una buona volta l'unità di intenti dell'intero consiglio comunale. I progressisti, sostenitori da sempre della galleria, hanno messo la sordina alla loro ipotesi (galleria corta) pur di vedere la maggioranza disposta ad abbandonare le progettazioni Sepi.

Anche gli altri gruppi di minoranza si erano dichiarati disponibili, nel caso la maggioranza lo avesse accettato, ad uno sforzo unitario.

Nonostante ciò, la maggioranza ha deciso di non decidere (esattamente come la Giunta provinciale) accampando necessità di ulteriori approfondimenti (della bretella si parla pubblicamente almeno da dieci anni!) e biasimando il comportamento dei comuni confinanti, i quali non avrebbero sufficientemente apprezzato gli sforzi unitari di Mezzolombardo.

Palese è apparsa a quel punto la delusione dei consiglieri di Ambiente e Società che avevano creduto fosse maturata almeno nei "compagni" di Udr la voglia di uscire dall'angolo. Di conseguenza, piuttosto di vedere sancita ancora una volta la divisione che la comunità di Mezzolombardo non merita, la consigliera Maria Pia Goliardi ha ritirato la mozione.

Dall'altra parte del Noce, le amministrazioni comunali di Mezzocorona e di San Michele avevano già espresso, compatte, la loro scontata contrarietà alle proposte ambigue della Provincia, chiedendo esplicitamente a quest'ultima di scegliere e di scegliere l'ipotesi in galleria. Anche l'assemblea del Comprensorio della Valle dell'Adige ha tentato di dire la sua sulle ultime proposte provinciali. Ma lunedì scorso la mozione del presidente della commissione urbanistica comprensoriale e consigliere comunale di Mezzolombardo Luigi Rossi non è stata votata integralmente.

Sono stati stralciati per mancanza di consenso sufficiente i diversi suggerimenti con i quali, in sostanza, si chiedeva la eliminazione dal piano urbanistico provinciale della "soluzione prevista in sfregio al torrente Noce, definita Sepi".

Si segnala infine l'iniziativa che il comitato anti Sepi ha rivolto alle forze politiche che intendono misurarsi nella prossima campagna elettorale: tutti i partiti e i gruppi consiliari della provincia sono stati invitati ad esprimere entro la fine di giugno la loro posizione in merito alla viabilità rotaliana. Le risposte ma anche le mancate risposte saranno rese note a cura del Comitato, acquistando, se necessario, spazi pubblicitari sulla stampa locale