Storia della Chiesa di Trento
Iginio Rogger, Storia della Chiesa di Trento. Da Vigilio al XIX secolo. Trento, Il Margine, 2009, pp. 208, euro 15,00.
Per la casa editrice “Il Margine”, “i larici” sono quei libri che “piantano le loro radici tra le valli e le montagne del Trentino e dell’Alto Adige-Südtirol e che protendono i loro rami lontano”. Tra questi, nel luglio del 2009, è stato pubblicato il volume “Storia della Chiesa di Trento” scritto da Iginio Rogger, certamente il più autorevole storico della Chiesa trentina.
Il volume è ricco di bibliografia, con un utilissimo indice di luoghi e nomi e un inserto di immagini e cartografie decisamente interessanti, con però il limite oggettivo delle pagine, troppo poche per una storia della Chiesa di Trento dalle origini all’Ottocento.
Decisamente completi e ricchi di spunti i capitoli iniziali: il primo sui fondatori e sui martiri e il secondo sulla età oscura dai tempi di Vigilio all’età longobarda. Qui sul sacerdote prevale lo storico, che riconosce a Girolamo Tartarotti il merito di aver per primo contestato la tesi, infondata, che faceva risalire le origini della Chiesa trentina al primo secolo dell’era cristiana. Per Rogger non vi sono dubbi: in Trentino, “all’inizio del pontificato di Vigilio (intorno al 400 d.c.), la comunità cristiana era ancora in minoranza”. Approfondita e convincente è anche la tesi di Rogger, oramai consolidata ma non da tutti accettata, del falso martirio di Vigilio in Rendena, così come ben articolata e ricca di spunti è la parte dedicata agli intensi rapporti tra la Chiesa milanese di Ambrogio e quella trentina, successivamente finita nella sfera di influenza della chiesa aquileiana.
Dovendo procedere, come ci dice l’autore, “per grandi tratti di tempo”, tutto il millennio di “cristianità” tra Carlo Magno e Napoleone è compreso nel capitolo terzo, che risulta troppo sintetizzato anche se bene l’autore riesce ad offrire spunti di approfondimento sul come nasce e come muore il principato vescovile. Emergono bene i rapporti della Chiesa trentina con gli imperatori tedeschi, la nascita delle parrocchie, la crisi protestante, le associazioni religiose e nel complesso risulta chiara la particolarità di una terra di confine che nel suo millennio di storia complicata e del tutto originale è arrivata fino al cristianesimo sociale dell’epoca di Endrici, dove però la narrazione si ferma.
Concludendo, questo libro è un “larice” che pianta le sue radici tra le valli del Trentino e dell’Alto Adige, ma i cui rami arrivano fino alle esperienze dei grandi imperatori e della grande storia europea. Un libro scritto con il metodo dello storico più che con la fede del sacerdote, ma che avrebbe meritato uno spazio maggiore proprio per la profonda conoscenza di Rogger e la sua capacità di farci capire, scrivendo di quello che la Chiesa trentina è stata, anche quello che siamo oggi: una piccola comunità tesa tra il mondo tedesco e quello italiano, tanto che ancora oggi, seppure tra Schutzen e alpini, certe tensioni non sono venute meno.