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I prezzi di Natale

E inoltre: trappole Telecom fra servizi e bollette, cibi avariati, farmaci senza concorrenza.

Di seguito riportiamo 5 tabelle coi prezzi relativi alle prossime festività; i dati si riferiscono a prezzi medi raccolti su tutto il territorio nazionale nella grande e piccola distribuzione.

Tabella
PRODOTTI ALIMENTARI2001 in lire2002 in euro2003 in euro2004 in euro2005 in euroVAR. 05-04
Panettone di marca13.5006,997,557,807,800,0%
Spumante Elite (Franciacorta)8.4004,504,204,554,754,4%
Prosecco18.50010,109,5010,9011,909,2%
Salmone conf.12.5007,257,508,108,909,9%
Torrone conf. 300 g.7,5504,204,505,205,505,8%
Cotechino precotto12,0006,006,206,706,994,3%
Zampone (al kg)11.0009,5010,108,608,903,5%
Vino da tavola bottiglia3.5002,352,503,003,5933,0%
Lenticchie media conf. kg. 13.0001,902,253,503,9914%
ADDOBBI NATALIZI
Albero Natale vero30.00024,0025/3035,0039,0011%
Palline (conf. Piccola)10.0006,757/1010,0010,000%
Carta regalo2.5001,501,501,701,700%
Luci (50)10.0007,007,5010,0012,9029%
Candela centrotavola15.2009,0010,0010,0011,5015%
Nastrino1.2000,700,951,001,2020%
Stella Natale grande30.00020,0020/2530,0030,000%
GIOCATTOLI
Bambola32.00019,0021,5023,0024,908,3%
Costruzioni43.00025,0028,0030,0031,906,3%
Pista automobiline59.50035,7034,9042,0044,906,9%
Peluche, altezza 1 m.39.00023,1925,0030,0032,909,7%
Cavallo dondolo di marca95.00052,9059,9070,0062,00-11%
Autoradicomando (media)45.00028,0031,9033,4039,0016%
Bicicletta179.00099,00109,00120,00129,007,5%
VIAGGI
Viaggi al caldo3.000.0002.1752.1001.9002.0759,2%
Settimana bianca1.200.000700730810799-1,4%
Palestra abbon. trimestre240.00012913518022525%
ARTICOLI DA REGALO
Note book2.500.0001.1501.3491.2501.100-12%
Lettore CD portatile90.00053,0055,0048,0048,000%
CD musicale38.00021,0022,5022,5022,500%
Rasoio elettrico per uomo230.000129,00130,00115,00129,0012,2%
Borsa griffata240.000150,00170,00200,00219,009,5%
Cravatta25.00020,0020,0023,0025,008,7%
Cintura45.00050,0050,0050,0059,0018%
Libro30.00019,0018,0020,0020,000%
Profumo Francese 75 mm.49.00055,0066,0071,0079,0011,3%

Le trappole dell’elenco telefonico. M. C. di Trento vuol sapere quanto l’utente risparmia con i nuovi servizi di informazione forniti da Telecom al posto dell’elenco abbonati. Federconsumatori consiglia di prestare la massima attenzione per non incorrere, in aggiunta ai prezzi esorbitanti dei nuovi servizi di informazione elenco telefonico (numerazioni 892…. e 12….), in una ulteriore sgradita e ben più onerosa sorpresa. Vediamo come si sviluppa la trappola. Se ad esempio l’utente chiede di conoscere un numero telefonico e l’operatore con sollecitudine risponde "Bene, trovato, glielo passo", occorre che ci pensi prima di rispondere! Infatti, se acconsente, deve tener presente che la durata della successiva conversazione verrà fatturata, con il servizio 892… e 12…, al costo massimo di 1,8 euro al minuto!. Così una conversazione di 10 minuti costerà ben 20 euro, in quanto alla stessa tariffa (di 1,8 euro al minuto) il cliente paga: il tempo impiegato per la ricerca del numero, quello per il colloquio con l’operatore, quello per gli squilli sul numero chiamato e quello per la conversazione, a cui va ad aggiungersi anche il costo fisso alla risposta dell’operatore.

Pertanto, se si è impossibilitati ad utilizzare i servizi gratuiti di ricerca via Internet, consigliamo di rifiutare sempre il servizio di "completamento della chiamata" (così in termini tecnici è definito il servizio di inoltro sul numero trovato), e di insistere con l’operatore per avere subito l’indicazione del numero telefonico dell’abbonato richiesto.

Ancora: Federconsumatori ha rilevato che le offerte di servizio informazioni elenco telefonico promosse in questi giorni con pubblicità sempre più martellante, da operatori vecchi e nuovi, sia di rete fissa sia mobile, non rispettano in più punti quanto previsto dal D.L.385/95 in materia di trasparenza e di informativa obbligatoria per la clientela prima dell’esecuzione del servizio e, pertanto, agirà ai sensi della Legge 281/98 a tutela dei diritti dei consumatori e segnalerà, inoltre, tali inadempienze al Ministero delle Comunicazioni, all’Autotrità per le Garanzie nelle Comunicazioni ed all’Autorità Garante per la Protezione dei dati personali.

Bollette Telecom: attenzione alle nuove scadenze! L. D. di Trento ci chiede se gli utenti siano tenuti a pagare il ritardo nel pagamento della bolletta Telecom, dato che la Compagnia telefonica ha anticipato di due giorni la data consueta di scadenza.

Telecom Italia, a seguito della diffida di Federconsumatori, ha comunicato che per i prossimi due cicli di fatturazione continuerà a calcolare la decadenza dell’indennità di ritardato pagamento a partire dalla consueta scadenza standard del giorno 15 del relativo mese. E’ stato così evitato agli ignari consumatori, che senza essersi accorti della decisione unilaterale di Telecom di anticiparne la data di scadenza pagano le bollette in maniera abitudinaria entro il giorno 15 del mese, il danno e la beffa di dover pagare una indennità di mora del 2%!

Federconsumatori, ricordando che le bollette devono essere recapitate entro il 15° giorno precedente la data di scadenza, invita i consumatori a segnalare alle sue sedi sul territorio (Trento, Rovereto, Riva, Cles, Tione) qualsiasi inadempienza di Telecom circa addebiti non dovuti ed il rispetto dei termini di recapito.

Cibi avariati: fuori i nomi delle ditte colpevoli. A. L. di Rovereto vuole sapere perché non vengono resi pubblici i nomi delle ditte che utilizzavano materie prime scadute per i cibi.

Possiamo ben dire che non c’è pace per i consumatori. Dopo mucca pazza e influenza aviaria si scopre ora un nuovo scandalo legato all’alimentazione, quello dei cibi avariati che finiscono sulle tavole dei consumatori.

Ciò che lascia sconvolti è che le indagini dei Nas sono partite ben due anni fa, nel 2003: questo significa che intanto milioni di chili di prodotti alimentari pericolosi sono finiti sulle tavole degli italiani, ignari di mangiare cibi prodotti con uova ammuffite e vermi. Una quantità potenziale di cibo pericoloso così ingente da destare grande preoccupazione.

Intesaconsumatori ha chiesto non solo di rendere pubblici i nomi delle aziende che vendevano all’industria alimentare prodotti fuori legge, ma anche di specificare quali ditte si rifornivano presso di esse, ed in quali zone d’Italia venivano commercializzati i prodotti finiti realizzati con materiale di scarto e pericoloso.

Questa vicenda dimostra come sia indispensabile introdurre nel nostro Paese pene più severe per i reati alimentari, e come sia urgente arrivare alla creazione di una Agenzia per la sicurezza alimentare.

Farmaci: manca la libera concorrenza. G. P. di Rovereto non riesce a spiegarsi quali ostacoli impediscano la vendita dei farmaci da banco nei centri commerciali.

Nei giorni scorsi, a tale proposito, il Ministro della salute ha siglato un accordo con Federfarma, che non ha soddisfatto le associazioni dei consumatori (Adusbef e Federconsumatori), le quali non accettano proprio l’esclusione della possibilità di vendere farmaci da banco nei centri commerciali, considerando che questa è una partita che sul mercato vale oltre un miliardo e trecento milioni di euro.

Infatti una sana competizione, che comporterebbe diminuzioni dei prezzi spropositati, tra i più alti in Europa, la si può realizzare solo attraverso l’aumento dei punti vendita che mettono in grado il cittadino di trovare anche nel piccolo paese un’alternativa all’unica farmacia che c’è o, nelle grandi città, di risparmiare tempo e distanze per riuscire ad acquistare un farmaco scontato.

Ricordiamo poi che altre due sono le questioni da risolvere per ridurre fortemente la spesa generale sui farmaci:

- bisogna intensificare la produzione e la commercializzazione dei farmaci "equivalenti" per arrivare gradualmente alla sostituzione dei "griffati", che hanno prezzi maggiori, talvolta più che doppi. Ancora oggi purtroppo assistiamo a veri e propri boicottaggi nella produzione, commercializzazione, prescrizione e somministrazione da parte di molti operatori;

- è necessario inoltre che si acceleri l’immissione sul mercato delle confezioni monodose dei farmaci per evitare sprechi e quindi costi aggiuntivi per i cittadini e per il Paese.