Pur sempre con troppo poco Oriente, la XXIII edizione della rassegna roveretana presenta un bilancio positivo, con un interessante excursus nell'utilizzo della multimedialità nella danza.
Riproposizione del Centro Coreografico di Biarritz dei Balletti Russi di Nijinsky. Una rivisitazione in chiave contemporanea, tutta tesa a cercare l'essenza della ricerca coreutica dei primi del '900.