Parliamo di trasporti
Ancora il costo della benzina, quello annuale dell'automobile, e l'ultima stangata sui biglietti ferroviari.
A ssicurazione Auto: novità richieste dalla Commissione Europea all’Italia. S. M. di Pergine ci chiede se risponde al vero la notizia secondo cui la Commissione Europea ha chiesto all’Italia di modificare la sua legislazione in materia di RcAuto e cosa ciò comporterà per i consumatori.
In effetti la Commissione Europea si è affrettata a rassicurare le compagnie assicurative che non esisterebbe un obbligo da parte delle compagnie stesse a stipulare l’assicurazione. Ma dopo tale affermazione, dovrebbe essere anche abolito l’obbligo ad assicurarsi da parte dell’utente!
Staremo a vedere se l’Unione Europea, oltre a difendere gli interessi delle compagnie, cercherà di tutelare anche i diritti degli utenti assicurati.
Benzina: chi specula. C. C. di Riva del Garda vuole avere ragguagli sul costo della benzina, che, secondo il lettore, continua ad aumentare.
Purtroppo gli aumenti della benzina non si arresteranno, ma continueranno ancora. Quanto sostenuto dall’Intesaconsumatori circa l’esistenza di una odiosa speculazione sui prezzi dei carburanti da parte del Governo e delle compagnie petrolifere trova ora una conferma da parte della Banca Centrale Europea, la quale sostiene che in otto mesi - da gennaio ad agosto 2005 - i prezzi del greggio sono aumentati di "quasi il 60%", mentre quelli delle benzine sono rincarati del 70%.
La Banca Centrale Europea sottolinea anche l’altra accusa, sostenuta e denunciata con forza da Adoc, Adusbef, Codacons e Federconsumatori, ossia quell’asimmetrica variazione, simultanea al rialzo ed immediatamente trasferita alla pompa quando aumenta il costo del greggio; lenta e tardiva in caso di diminuzione.
Il rincaro della benzina - dice sempre la BCE - ha avuto un impatto significativo sull’inflazione armonizzata di settembre nell’area euro e potrebbe continuare con un successivo aumento dei prezzi della benzina sul mercato internazionale nella seconda metà di settembre, collegato con l’uragano Rita, esercitando ulteriori pressioni al rialzo sui prezzi al consumo.
Se in Francia, infatti, secondo l’indice INSEE (un serio istituto di statistica) si è avuta una fiammata inflattiva dello 0,4% a settembre, portando il carovita al 2,4% (dal 2% di agosto), chissà se in Italia i miracoli dell’Istat riusciranno ancora una volta a "contenere l’inflazione" se non a ridurla!
Denunciamo quindi :
- la vergognosa speculazione sulle benzine da parte delle compagnie petrolifere, con utili da capogiro realizzati sulla pelle delle famiglie;
- i ritardi del Governo nel calmierare la situazione con interventi strutturali sulle accise (4,5 miliardi di euro il surplus fiscale finora incamerato con la previsione di superare quota 5 miliardi di euro a fine anno);
- i prezzi elevatissimi, tra i più alti d’Europa, anche per la latitanza (a parte le inutili commissioni di studio) nell’esaudire le richieste della grande distribuzione di poter finalmente vendere i carburanti a prezzi scontati, come in Francia e negli altri Paesi UE.
E poiché in Italia l’aumento del gasolio da autotrazione è stato del 100% superiore all’aumento della benzina, senza alcuna giustificazione tecnica (il costo del gasolio ha quasi raggiunto quello della benzina),
Intesaconsumatori ha chiesto al Governo un intervento urgente per verificare la genesi di una ignobile speculazione delle compagnie petrolifere, finalizzata a riequilibrare il calo dei consumi con un aumento ingiustificato per lucrare sull’aumento del parco circolante delle automobili diesel, che hanno superato abbondantemente quelle a benzina.
Il costo annuale dell’automobile. Pensiamo di rendere un utile servizio ai consumatori pubblicando un interessante studio, elaborato dall’ Adusbef per conto di Intesaconsumatori, sui costi annuali dell’auto per il comune cittadino.
Diventano proibitivi i costi per mantenere un’automobile, specie dopo i rincari delle benzine negli ultimi 12 mesi (+ 22,3% il diesel, +13,9% la benzina verde); si aggiungano gli aumenti dell’assicurazione (+ 2,9 %); delle tariffe autostradali (+ 2,7 %); delle multe (+100 %); e dei parcheggi (+20%).
Se nel 2003, il possesso di un’auto (sommando spese fisse, bollo, assicurazione, carburante, garage, parcheggi, e costi di manutenzione ordinaria e straordinaria), aveva un costo medio di circa 4.200 euro l’anno, nel 2004 tale spesa ha superato i 5.200 euro,con un rincaro di ben 1.000 euro e con un gravame mensile di 440 euro.
F errovie: stangata sui biglietti dei treni, malgrado il blocco delle tariffe. A S.O. di Trento risulta che stanno aumentando i biglietti dei treni, malgrado il blocco delle tariffe imposto dal Ministro delle Infrastrutture.
Non bastavano i disagi quotidiani subiti dai pendolari, i ritardi cronici dei treni, zecche e cimici sui vagoni. Praticamente ha ragione il nostro lettore di Trento: adesso aumentano anche le tariffe ferroviarie e con percentuali non indifferenti. Gli incrementi di prezzo riguardano per il momento gli utenti che utilizzano gli Intercity Plus. Sul sito Internet di Trenitalia, infatti, si informa che "come per gli Eurostar, dal 12 ottobre anche su Intercity Plus sarà necessaria la prenotazione del posto. Il costo della prenotazione, già compresa nel prezzo, sarà di 1 euro per i viaggi fino a 300 km e di 2 euro per i viaggi oltre i 300 km. In caso di accesso da parte di possessore di biglietto Intercity o di biglietti e pass internazionali senza prenotazione o di CLC ed altri biglietti gratuiti di viaggio, sarà dovuto il pagamento di 1,00 o 2,00 euro a seconda della distanza e del sovrapprezzo di 8,00 euro".
Una prenotazione obbligatoria che costa 1 o 2 euro quindi, più una multa da 8 euro se si sale su un vagone IC PLUS sprovvisti di prenotazione! Di fatto, si tratta di un aumento occulto delle tariffe ferroviarie, che colpisce particolarmente chi utilizza il treno per tratte brevi, e che, in un certo senso, raggira il blocco delle tariffe imposto dal Ministro delle Infrastrutture.