La bufala del traffico di attraversamento
Uno studio dell’Università di Trento ristabilisce la verità: la Valsugana non è attraversata da traffico spostabile sulla PiRiBi.
Da ormai vent’anni si sente dire che la costruzione dell’A31 farà diminuire il traffico sulla Statale della Valsugana, in quanto verrà a togliere il traffico pesante che la attraversa, proveniente da est e diretto al Brennero. Ma questo luogo comune – ripetuto sui giornali, nei discorsi di politici e amministratori, nelle chiacchiere di paese – non corrisponde alla verità. Tutti gli studi sui flussi di traffico finora realizzati parlano di impatti minimi, poche migliaia di veicoli su un’arteria che (nel suo tratto più trafficato) ne porta quotidianamente quasi 50.000.
Questo è un dato di fatto spesso distorto o negato da tutti coloro che, per diversi motivi, hanno sostenuto e sostengono la nuova autostrada e cercano di costruire in Valsugana un’opinione pubblica favorevole all’A31.
Lo studio commissionato nel 2013 dalla Comunità di Valle Valsugana e Tesino all’Università di Trento chiude però il discorso: il traffico di attraversamento presente in Valsugana non può essere superiore agli 8.250 veicoli equivalenti (4.500 leggeri, 1.500 pesanti) che transitano sulla SS 47 all’altezza di Borgo (il punto di minor traffico).
Dentro quegli 8.250 veicoli sta anche tutto il traffico diretto per e dalle località della Valsugana diverse da Borgo e dalla sua zona industriale (ad esempio da Bassano a Pergine, da Levico a Castel Tesino, da Trento a Fiera di Primiero e viceversa). Insomma, il traffico di puro attraversamento è solo una frazione di 8.250 (nemmeno tanto significativa, a giudicare dalla curva giornaliera, dove si evidenzia che il traffico, nelle ore notturne – quando dovrebbe transitare il traffico internazionale - è quasi nullo). E solo una frazione di quella frazione potrà essere deviato sulla nuova autostrada.
Chi vuole costruire l’A31 facendola uscire in valle dell’Adige non può dunque dire di farlo a vantaggio della Valsugana. Un’uscita intermedia, con relativo casello, presso Caldonazzo, porterebbe invece altro traffico e altro inquinamento a tutta la Valsugana centro-orientale.