Ancora sui tumori al CTO
In base a quanto ho appreso da personale di sala operatoria, i tumori vanno sicuramente attribuiti anche ad incoscienza, mancata prevenzione e tutela della salute, non escludendo fini di lucro. Riguardo al nesso, l’eccessiva insistenza forse vorrebbe attenuare macroscopiche responsabilità. E’ difficile negare un ruolo dell’ambiente per chi s’è ammalato (senza neppur denunciare) dopo vent’anni di lavoro in precarie condizioni.
L’analisi più credibile dei fatti mi pare quella dell’ex Medico provinciale dott. Lanzafame, pubblicata l’indomani dell’esposto, il 25/7/2000 su L’Adige. La microesposizione cronica a raggi X (e forse a vapori e gas tossici) avrebbe ridotto le difese immunitarie, causando o concorrendo all’insorgenza di neoplasie diverse. I 5 tumori in Fisioterapia (come alcuni in Ortopedia) non denunciati, per timore o dissuasione da parte di persone interessate, potrebbero pure esser imputabili ad esposizione ravvicinata, per anni, ad onde elettromagnetiche ad alta frequenza (radar e marconi, apparecchi per lungo tempo obsoleti).
L’OMS ed il Parlamento Europeo, non avendo certezze sugli effetti cancerogeni dei campi EM, raccomandano: 1. precauzione; 2. esposizione minima, e solo se non evitabile. Nel convegno di Cavalese, indetto dalla Provincia il 5/2/98 ("Radiofrequenze e microonde: la salute a rischio?") gli esperti giudicano i Servizi di Fisioterapia particolarmente esposti, per la somma di più campi magnetici, definendo "esposizione indebita" anche quella dei pazienti in attesa.
Segnalai ancora nell’88 sulla stampail problema: la gestione Cioffi-Bel-li, per tale temerarietà, trasferì in giornata un collega nel mio posto.Tipica democrazia locale, e per di più cristiana.
Con sensibilità la Procura di Venezia nel ‘99 lanciò un appello sui media affinché, per patologie da agenti tossici contratte a Marghera, le fosse inviata idonea documentazione sanitaria. Questo si doveva fare anche per il CTO. A Venezia gli imputati sono stati (per ora) assolti, con sdegno del pubblico, poiché "all’epoca non si conosceva l’azione cancerogena" delle sostanze.Per i raggi X esistono da molto tempo norme di legge. Per le onde EB ad alta frequenza non vi sono dati univoci. Ma avendo l’ex gestione esposto per anni coscientemente il personale, nonostante diffida ancora nell’88, denuncia alla Procura, presenza di spazi utilizzabili, dovrebbe ora dimostrare scientificamente l’innocuità di dette onde, ovvero risarcire. In caso di prescrizione, rispondano i dott. Giardina ed Ancona che hanno archiviato il mio esposto del ‘90. In tale occasione, come nelle 5 interrogazioni in Consiglio Provinciale, i vertici della sanità (assessori compresi) han rilasciato dichiarazioni non veritiere o sviate, negando anomalie nell’attività del CTO Villa Igea e nell’assistenza riabilitativa al S. Chiara. Va spiegata pure la recente fuga di medici dal CTO, opportunamente sistemati altrove.
dott. Antonio Pedrotti