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Dalla firma falsa a Villa Igea

Dr. Antonio Pedrotti

Quanto alla firma falsa del dr. Pino Morandini, direi che, tutto sommato, è ancora il meno. Cito ad esempio la sua risposta ad un’interrogazione in Consiglio a lui rivolta quale assessore alla sanità, ove egli, ignorando oltre una decina di domande e travisando i fatti, esponeva dati e circostanze non richieste, dando alfine un’impressione positiva della situazione. E, guarda caso, proprio in relazione all’attività di Villa Igea.

Il consigliere provinciale Pino Morandini.

La mia denuncia del mercato della terapia ortopedica (e fisica!) durato anni grazie alla gestione Cioffi-Belli, proseguita da Buriani, costato qualche centinaio di miliardi all’erario e notevoli danni all’assistenza, sarebbe stata un’invenzione.

Così testimoniarono nel ’92 il purtroppo (per le sorti dell’ospedale) onnipresente ed onnipotente ex direttore Belli, a quel tempo già in pensione, nonché la dottoressa Bianchi, il prof. Demartin e i dott. Bianchi e Bisson; "atti riservati", come recita la memoria dell’avv. De Pilati. Ove si legge pure che "l’asserita ingerenza di specialisti ortopedici (in campo fisiatrico) è naturale ed ineliminabile" (!). E grazie alla comprensione allora manifestata dalla Procura nonché dal giudice del Lavoro verso queste gravi anomalie e disfunzioni, i principali artefici delle disgrazie del CTO non sono neppure stati sfiorati dal processo.

Mi risulta, pur avendo appreso di recente che erano sottoposti a turni massacranti, che i colleghi ortopedici trovavano anche il tempo di eseguire (e fatturare) centinaia di visite e terapie di competenza altrui, unicamente a fini di lucro, nonostante le proteste del legittimo specialista in direzione sanitaria (tempo perso), e le successive inutili azioni legali. Debbo escludere da questo generale redditizio mercato i dott. Zanuso e Peruzzini, attenutisi scrupolosamente (e bene) alle loro mansioni, ai quali esprimo la mia stima. Come dire, che l’eccezione conferma la regola.

Per le falsità rese in documenti pubblici, il dr. Morandini può comunque ritenersi in buona compagnia di qualche suo ex collega assessore (vedi Lorenzini), oltre che dei suddetti personaggi, il cui elenco è di certo largamente in difetto; onde mi scuso per coloro che qui ho tralasciato di citare, per esigenze di spazio e di sintesi.

Per quanto affermato, continuo a ritenere che abbia diritto a risarcimento anche il personale paramedico, malato e non, ivi compreso quello della Fisioterapia, nel caso specifico per indebita esposizione ad onde EM. Mi pare giusto, di fronte ad un’attività in discreta parte anomala ed a fini di lucro.

Termino col suggerire al politico che, travalicando i legittimi titolari, sembra non disdegni neppure di predicare dal pulpito, che i comandamenti sono 10, e ve n’è pure uno che vieta di rendere falsa testimonianza.

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