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Un edificio da salvare

Mario Basile

Sarà demolito l’edificio carcerario di via Pilati, secondo il progetto vincitore del concorso per il Polo giudiziario che prevede 62.155 metri cubi di costruzione in aggiunta a quelli dell’attuale Tribunale, 500 parcheggi, ecc. Costo delle opere: 70 milioni d’euro.  

Lo storico edificio carcerario, che forma un unico complesso architettonico con il Palazzo di Giustizia soggetto a mantenimento e conservazione, è stata escluso dalla tutela e quindi condannato a fare spazio all’architettura moderna. La previsione di distruzione di questa storica struttura d’architettura ottocentesca sta destando grande preoccupazione negli ambienti storici ed ambientalisti ed in molti architetti. Questo in un quartiere che prevede anche:

  • un grosso insediamento con una torre alta 23 metri, firmata da un architetto di fama internazionale, inserita in un grande insediamento commerciale e di ricerca, naturalmente dotato di centinaia di parcheggi;
  • un altro maxi-insediamento di almeno 5 metri cubi per mq nel "buco Tosolin", con relativi parcheggi;
  • una maxi struttura, che dovrebbe sorgere al posto della civica casa di riposo, con adeguati posti per le auto;
  • il polo scolastico da sistemare ed ampliare;
  • un maxi parcheggio ed asilo, già in costruzione, nell’area delle Canossiane in via Pilati.

Tutto ciò da inserire in un tessuto urbano già soffocato da un traffico automobilistico e con un reticolo stradale assolutamente insufficiente ad essere permeato da altre migliaia d’auto, che s’infileranno nei parcheggi sotterranei e in quelli di superficie, posti nelle minuscole aree che non saranno coperte da costruzione e sulle strade.

C’è da chiedersi come si vivrà in un simile quartiere, cosi intensamente caricato d’attività a forte traffico automobilistico indotto. Non dico che si debba non fare niente nel quartiere, anzi la situazione attuale richiede un urgente alleggerimento del movimento e della sosta degli automezzi, non solo per la respirabilità dell’aria ma anche per il rumore ed il caos. Mi chiedo se sia opportuno spendere oltre 70 milioni d’euro per introdurre nella zona un così massiccio complesso edilizio. Penso che si potrebbe invece ampliare il Palazzo di Giustizia con il restauro ed adattamento dell’ex edificio carcerario e lasciare un ampio spazio pubblico per verde e piazza.