Aprile con sorpresa
Aprile, dolce dormire. aprile, mese della primavera. Aprile, mese delle rondini che tornano da lidi lontani. Aprile, mese dei fiori che sbocciano e profumano l’aria. Ma soprattutto, aprile, mese della Pasqua. Già, la Pasqua.
I negozi sono tutto un tripudio di pulcini in pelo sintetico vestiti a festa e coniglietti di tutte le fogge. Le vetrine si riempiono di colori pastello che stanno male a chiunque, grazie al colorito verdognolo che il lungo inverno trentino ci ha donato e, soprattutto, grazie a quei 3/4 chili che non siamo riusciti a perdere con le diete post Natale. E adesso arriva la Pasqua a rincarare la dose.
Colombe di tutte le qualità: semplici, con i canditi, senza canditi, con lo zucchero e le mandorle, senza zucchero ma con le mandorle e in più un velo di crema pasticciera, farcite di cioccolato fondente, al latte, bianco, gianduia, con le noccioline, pralinato e con il rhum, allo speck, ai canederli e perfino con purè di crauti. Oggi al supermercato abbiamo visto anche la colomba dell’Uomo Ragno: ci è venuto il dubbio che fosse ripiena di ragnatele. Che bontà.
E poi il grande classico: le uova pasquali. Carte, forme e guarnizioni di tutti i tipi, con una sola cosa in comune: la sorpresa. E qui scatta la polemica: non si può chiamare sorpresa quella roba lì. Chiamatela più onestamente “delusione”. Poveri bambini che aspettano tutta la Quaresima per trovarsi una macchinina acciaccata, un peluche deforme o una bambolina zoppa! E poi i giochi: dalla notte dei tempi, il più gettonato è il labirinto da fare con le palline. Il vero segreto è che le palle cadono al giocatore appena dopo la prima partita: il gioco consiste nel recuperarle nel più breve tempo possibile.
Da qualche anno, poi, ci sono anche le uova con le sorprese per adulti: e uno si aspetta di trovare delle manette, un gadget erotico, delle mascherine in lattice per lo scambio di coppia, delle mutande commestibili. Tutta roba di classe. E invece no: scatta il portachiavi di plastica a forma di beneaugurante coccinella che pesa 15 chili e ha gli spigoli a vivo che tagliano qualsiasi cosa gli si avvicini, oppure il foulard di nylon misto plastica con fantasia provenzale nei toni del rosa pesco, che neanche per fare la polvere. Signori uovisti, vi preghiamo, invece che svaligiare i negozi dei cinesi per trovare le sorprese, risparmiatevi la fatica e metteteci un euro, che almeno ci paghiamo il caffè, o un gratta e vinci, anche fasullo, che se non altro uno ci spera.
Oppure l’anno prossimo lanciate l’uovo delle Derelitte: solo per donne, in plastica trasparente, così non ingrassiamo, con dentro un solitario. Va bene sia l’uomo che il gioiello, non siamo poi tanto pretenziose. E buon aprile a tutti.