Psichiatri, Scientology e CCDU
Ho letto la lettera che avete pubblicato sul CCDU e sulla mostra multimediale “Psichiatria: un viaggio senza ritorno” e desideravo fare un po’ di chiarezza.
La mostra è stata un grande successo con circa 2.000 visitatori. I commenti sono stati entusiastici. La nota dominante è stata la richiesta di un cambiamento e la volontà di non tollerare più i soprusi della psichiatria. Ecco solo tre delle centinaia di commenti favorevoli: “La mostra ha fatto luce sulle mie conoscenze delle malattie mentali e delle cure”; “È davvero interessante e mette in luce aspetti forse troppo trascurati della società moderna”; “Purtroppo è una realtà crudele che tuttora continua”.
Purtroppo sembra che la psichiatria locale si rifiuti di interrogarsi sugli abusi che ci vengono segnalati nella nostra provincia. (...) Ma a quanto pare si preferisce accusare il CCDU per la sua attività di denuncia e fingere che tutto vada bene. Gli abusi che denunciamo nella psichiatria trentina sono stati riportati anche nei giornali locali:
Diagnosi scorretta. Le persone ci hanno raccontato di diagnosi (anche gravi) emesse dopo solo pochi minuti di colloquio e di una disinvolta e quasi automatica somministrazione di psicofarmaci.
Mancanza di consenso informato. “La psichiatra mi ha anche detto di non leggere le controindicazioni degli psicofarmaci e di prenderli e basta.”
Somministrazione forzata di psicofarmaci. “Ho rifiutato i farmaci e lì sputavo e mi hanno obbligato a prenderli con la forza. Mi facevano aprire la bocca per controllare”.
TSO (Trattamento sanitario obbligatorio) illegittimo. A volte la reale motivazione del TSO appare essere il rifiuto alle cure a base di psicofarmaci “imposte” dallo psichiatra.
Contenzione. “Una volta sono stato legato e imbottito di psicofarmaci. Io non avevo fatto male nessuno e mi hanno tenuto legato al letto per tre giorni come una bestia”.
Violazione del diritto alla salute. I ricoveri si susseguono mentre la somministrazione forzata di farmaci continua per anni. Si segue un percorso coercitivo fatto di ricoveri obbligatori, somministrazione forzata di psicofarmaci e persino contenzione fisica ottenendo, di fatto, un aggravamento della condizione, senza scoprire le vere cause del disagio.
Secondo la risposta all’interrogazione del consigliere provinciale Mauro Delladio, nel periodo gennaio 2008- febbraio 2009 i pazienti che devono presentarsi regolarmente per una puntura di psicofarmaci a rilascio graduale o per la somministrazione forzata di psicofarmaci sono ben 397 solo nelle prime tre unità operative. I dati delle unità operative 4 e 5 (Rovereto, Arco, ecc.) non sono pervenuti, proprio dalle zone in cui, sempre secondo lo stesso documento, nel corso del 2008 sono stati effettuati ben 22 TSO rispetto ai “soli” 10 di Trento. (...)
Desidero anche presentare meglio il nostro comitato. Il CCDU Onlus ha raccolto nel corso degli anni centinaia di denunce e tutelato i diritti di moltissimi cittadini. Fanno parte del CCDU illustri medici, avvocati, artisti, educatori, rappresentanti dei diritti umani e civili, che hanno come l’obiettivo di denunciare e aiutare ad abolire tutte le pratiche fisicamente dannose nel campo della guarigione mentale. Tra le molte campagne condotte, ricordiamo quella sul consenso informato in relazione all’elettroshock, le ispezioni a sorpresa effettuate nei residui manicomiali italiani nei primi anni ‘90 (che portarono alla loro chiusura), attività di informazione sull’uso di psicofarmaci su minori e anziani e sul trattamento sanitario obbligatorio. Il CCDU di Trento ha raccolto oltre 4.000 firme contro gli abusi di sostanze psicotrope su bambini e adolescenti, contro la medicalizzazione delle scuole attraverso test e questionari invasivi e per il consenso informato scritto alla somministrazione di psicofarmaci ai bambini. Inoltre abbiamo aiutato alcune persone a rifarsi una vita indirizzandole a strutture o centri non “psichiatrizzanti” fuori regione.
Nella lettera pubblicata si menziona il legame tra il nostro comitato e la Chiesa di Scientology. Il CCDU è stato fondato in Italia nel 1979 ed è diventato una Onlus nel 2004. È un’organizzazione indipendente collegata ideologicamente al CCHR (Citizen Commission on Human Rights) che ha sede a Los Angeles. Il CCHR International è stato fondato nel 1969 dalla Chiesa di Scientology e dal prof. Thomas Szasz, professore emerito di psichiatria all’Università di Syracuse, New York, autore di fama internazionale. Il CCHR è stato riconosciuto da uno Speciale Rapporto della Commissione delle Nazioni Unite per i Diritti Umani come fautore di molte grandi riforme che tutelano le persone dagli abusi psichiatrici. Come spieghiamo sul nostro sito: “Siamo orgogliosi di essere stati fondati, a livello internazionale, dalla Chiesa di Scientology, che ha lunga storia di conquiste nel campo dei diritti umani”. Ricordiamo infine che in Italia la Chiesa è stata riconosciuta dalla Cassazione ed è ufficialmente riconosciuta in molti paesi tra cui Stati Uniti.
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I trattamenti psichiatrici sono sempre estremamente delicati, e il campo degli errori e anche degli abusi può essere molto ampio. Positiva quindi ogni azione di cittadini volta a controllare, e se del caso denunciare, possibili mancanze o distorsioni. D’altra parte però diffidiamo delle sette o delle Chiese, e in particolare di Scientology: tra la medicina ufficiale (anche in un settore controverso come la psichiatria) e la setta, non abbiamo il minimo dubbio su chi sia in grado di offrire delle garanzie. e. p.