Del noto musical, convincente la trasposizione italiana della Compagnia della Rancia. Uno spettacolo vero, che diverte, parlandoci della formazione della cultura giovanile antagonista degli anni '50.
Più che un musical, una commedia musicale il "Promesse promesse" di Neil Simon e Hal David (da cui "L'appartamento" di Wylder). L'allestimento italiano è comunque ottimo, e Gianluca Guidi non fa rimpiangere addirittura Jack Lemmon!
Il "classico" (si fa per dire) musical italiano di Garinei e Giovannini riaggiornato: a parte le canzoni, oggi un punto debole, una riproposizione gradita, talora talentuosa.
Osannata da pubblico e critica, la versione musical del film e serial Tv Saranno famosi, in scena al Teatro Sociale, ha invece sceneggiatura debole, trama sfilacciata, recitazione discutibile, colonna sonora mediocre. Ottime invece le capacità canore e coreutiche dei giovani interpreti: sperando che non si montino la testa.
A parte le difficoltà con il pannello dei sovratitoli "A Christmas Carol", in lingua originale del Madàch Teater di Budapest convince pienamente al Santa Chiara di Trento, per interpretazione, coreografie, musiche.
"Il fantasma dell’Opera" della Compagnia Grandi Musicals: grande impegno produttivo e bravura degli interpreti. Ma se per musical italiano si intende musica melodica e storia melodrammatica, non si va tanto avanti.
"Tootsie" di Maurizio Nichetti è uno spettacolo agile, disinvolto, che affronta non banalmente un tema complesso; e Columbro regge il confronto con il mostro sacro Hoffmann. Poi, visto che tira, si vuole fare quello che non si sa, il musical...