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Le targhe alterne non bastano

Dopo tre settimane, ci stiamo ormai abituando al provvedimento preso dalla Giunta comunale di Trento di consentire la circolazione a targhe alterne nei casi di superamento dei limiti delle polveri.

La decisione, osteggiata solo da alcune categorie, ha trovato una massiccia adesione da parte dei cittadini, che hanno superato i disagi e diligentemente hanno seguito le istruzioni. In molti hanno trovato che non è poi così difficile mettersi d’accordo e fare il viaggio in tre, lasciando a casa due automobili; oppure prendere l’autobus, che con le strade sgombre diventa comodo e veloce; così come tanti hanno sperimentato che andare al lavoro a piedi o in bicicletta non è poi così scomodo. Ci sembra che il provvedimento, oltre a contribuire in parte a diminuire il livello di polveri nell’aria, abbia anche reso la nostra città un po’ più bella e vivibile.

La risposta dei cittadini è stata di grande responsabilità e adesione, segno che vi è piena consapevolezza dei pericoli alla salute prodotti dai livelli di inquinamento dell’aria che si raggiungono, specialmente a causa del traffico, in diversi periodi dell’anno. A nostro parere, il sindaco ha agito bene e i cittadini hanno avuto comportamenti di grande civismo.

Per questo, nel sostenere la necessità di proseguire senza tentennamenti sulla strada della limitazione del traffico nei casi di superamento dei limiti, riteniamo utile sottoporre all’attenzione del sindaco alcune questioni fondamentali per evitare di inseguire l’emergenza senza frenare l’insorgerne continuo. Sappiamo bene che la questione del traffico e della mobilità non è cosa semplice e di facile soluzione, ma occorre fare delle scelte di priorità per approdare ad un risultato utile.

Partiamo dai risultati da raggiungere: migliore qualità dell’aria (meno inquinamento da gas di scarico dei veicoli e riduzione del rumore), un più alto grado di salute e benessere psico-fisico (sarebbe auspicabile il perseguimento dei programmi OMS città sane) e maggiore qualità urbana (strade per pedoni e biciclette, verde, spazi per giocare liberamente, ecc.).

La mobilità è elemento essenziale della vita della città, ma quando si basa sul traffico privato motorizzato, è anche la causa dei suoi guasti. Per questo è necessario che la causa maggiore dell’inquinamento sia rimossa alla radice, attraverso lo spostamento, per quanto possibile, dall’uso dell’automobile, con spesso un solo passeggero, all’utilizzo di mezzi diversi.

Come fare? Molte delle proposte sono già note nelle linee generali e andrebbero rese concrete, riformulando il Piano Urbano del Traffico e dei parcheggi sulla base di alcuni principi base:

- Realizzare parcheggi decentrati, ben collegati con bus navetta, e scoraggiare il parcheggio nelle altre zone, evitando così il perpetuarsi del traffico interno alla città (si è visto che nei giorni di targhe alterne, i parcheggi esterni già esistenti ed i bus navetta vengono utilizzati adeguatamente, al contrario degli altri giorni).

- Evitare di dotare ogni luogo di lavoro pubblico di parcheggi per i dipendenti e invece adeguare specifiche linee di trasporto pubblico in modo da rendere agevole il ricorso a questo mezzo.

- Adottare misure più forti per favorire l’uso della bicicletta e per rendere sicuro e piacevole spostarsi a piedi in città.

- Riprendere il disegno di dividere la città in zone rendendole impermeabili ai non residenti e scoraggiare il loro attraversamento.

- Affrontare il nodo del pendolarismo con i collegamenti ferroviari adeguati (in termini di costi, tempi di percorrenza, numero dei passaggi, localizzazione delle fermate, ecc.).

- Coordinare il piano della mobilità comunale con il programma di mobilità interconnessa (autobus, ferrovia, funivia, ecc.) del gestore del trasporto pubblico (Trentino Trasporti), che sta facendo un notevole sforzo nella direzione di migliorare il servizio in termini di nuove linee, di nuovi mezzi e di minore attesa tra una corsa e l’altra, sforzo che però non potrà essere vincente se non raccordato con un piano che vada nella stessa direzione.

- Investire in comunicazione e incentivi per spingere i cittadini a trovare più conveniente e più socialmente rispettabile spostarsi con il mezzo pubblico o con mezzi alternativi all’automobile.

In definitiva, ci vuole lo stesso coraggio dimostrato con il provvedimento delle targhe alterne, e la determinazione ad andare avanti con le riforme consone alla gravità del problema. Siamo fiduciosi e disponibili al confronto, certi che non possiamo solo attendere gli eventi meteorologici.