Menù
Home
QT
Questotrentino
Mensile di informazione e approfondimento
Utente
Cerca

Ancora sul vallotomo di Mori

Leggo sull’Adige del 23 settembre la lettera di Mariano Testi, di condanna degli atti compiuti a Mori dagli oppositori del vallotomo, considerati, specie per l’occupazione del Municipio, dei “visionari psichedelici”, gente che, a differenza dei comuni cittadini, seri, coerenti e giusti, compiono atti ingiustificabili essendo posseduti “da un pregiudizio aprioristico e critico contro tutto”, individui che “non ascoltano ragioni e passano il tempo a cercare di distruggere” e farneticano senza motivazioni concrete. Critiche dure, categoriche, senza diritto di replica, ma, ahimè, prive di fondamento.

Ma se fosse così come affermato dal sig.Testi, allora significherebbe che tutte le nostre argomentazioni di oppositori al vallotomo sono state vane, che valgono solo le decisioni e le azioni dei tecnici provinciali e dei politici.

La distruzione di molti terrazzamenti, la costruzione del costoso vallotomo, il rudimentale metodo di eliminazione dell’ammasso roccioso pericolante, con conseguente rovina del bosco e dei terrazzamenti sottostanti, la ridicola valutazione di somma urgenza denunciata da oltre un anno e mezzo, non hanno insinuato alcun dubbio all’inflessibile tutore della legalità. Non sono servite le discussioni nelle assemblee, le lettere, i comunicati, il contro-progetto elaborato da una équipe di tecnici di alto valore, le critiche sulla metodologia tecnica espresse dallo stesso super esperto della Provincia.

In effetti per ovviare al pericolo bastava imbrigliare l’ammasso roccioso, come in effetti operato prima dell’esplosione, consolidandolo e vincolandolo alla roccia retrostante, senza costruire il vallotomo, senza spendere stupidamente una imponente somma economica ed energetica.

Vada il signor Testi in vicolo Prearua da via Teatro, oppure si rechi sulla strada per Besagno ad ammirare l’opera, da lui definita insignificante. Non offenda competenti ed equilibrati tecnici ingegneri ed architetti e tecnici specializzati in lavori di consolidamento di versanti rocciosi instabili, che si espressero da tempo contro il progetto provinciale.

Tenga presente che il sottoscritto e il presidente di Italia Nostra, intervenuti più volte contro la politica e l’azione del Comune e della Provincia, non possono certo essere considerati di comportamento anarchico ed irresponsabile, avendo da decenni dimostrato serietà e competenza nella difesa del nostro patrimonio culturale e naturalistico.

Se invece il comportamento del signor Testi deriva da nostra negligenza o incapacità di comunicazione, siamo pronti a fornire a lui e al direttore dell’Adige (da questi lodato perché autore di un lucido e magistrale intervento contro gli sconsiderati pseudo-ambientalisti) un’ampia documentazione e accompagnarli in una visita alle fratte ferite, per documentare il loro valore paesaggistico, agronomico, storico e sociale; e assieme constatare la devastazione.

Certo, con queste considerazioni non concordiamo con le occupazioni del Municipio, ma ne comprendiamo le motivazioni, in particolare la situazione di esasperazione e di demoralizzazione per la chiusura al confronto più volte richiesto.

Articoli attinenti

In altri numeri:
Vallo-tomo: ultimo atto
Ing. Paolo Mayr

Commenti (0)

Nessun commento.

Scrivi un commento

L'indirizzo e-mail non sarà pubblicato. Gli utenti registrati non devono inserire altre verifiche e possono modificare il proprio commento dopo averlo inserito.

Riporta il codice di 5 lettere minuscole scritto nell'immagine. Puoi generare un nuovo codice cliccando qui .

Attenzione: Questotrentino si riserva la facoltà di cancellare commenti inopportuni.