E poi i programmi...
E i programmi? Riforme, d'accordo, ma in che direzione?
A Pergine Tonini ha ripreso l'ammonimento del cardinal Martini: "Siete tutti uguali, destra e sinistra, ha detto il cardinale, esaltate l'anarchia dell'individuo e proteggete solo i più forti, siano gli Agnelli o coloro che godono delle pensioni di anzianità. "
In effetti due sono gli elementi forti, ma al contempo critici, del programma della sinistra: la lotta al clientelismo doroteo e la modernizzazione del Trentino.
Accenniamo in estrema sintesi. Per Albergoni, "smantellare il doroteismo vuole soprattutto dire innovare gli strumenti istituzionali: la legge elettorale, i regolamenti del ' Consiglio, i livelli e rapporti tra le istituzioni, i comprensori. Insomma si tratta di cambiare una gestione delle leve finanziane pensata per il Trentino clientelare. "
Per Micheli questo non basta: "Il doroteismo è un atteggiamento da cui la sinistra non è immune: si pensi all'abitudine di rivendicare anche per i pochi esclusi i vantaggi delle distribuzioni clientelari De; o il fatto che nessun consigliere della sinistra si opponga al turismo di Moser, o dica qualcosa sulle proposte dei caroselli sciistici. Occorre uscire da silenzi troppo ambigui, comprendere che il progetto alternativo dello sviluppo del Trentino di cui siamo portatori, o comporta dei prezzi da pagare; e dobbiamo invece collegarci con le porzioni del mondo imprenditoriale che affermano in maniera esplicita che è finito il tempo del Trentino pagato a pie' di lista. "
Così sulla modernizzazione: in teoria tutti d'accordo sul concetto di sviluppo sostenibile. Ma quando si passa alte scelte concrete: sì alla ferrovia, ma quale? e l'alta velocità? e quale sviluppo turistico? e la viabilità? e scelte come l'aeroporto? e le espansioni edilizie dei Comuni? e le razionalizzazioni come quella ospedaliera, con tutti i problemi di rapporti centro-periferia che comportano? "C'è un evidente gap di discussione - dicono tutti - ma possiamo colmarlo."