Meno consumi, più energia pulita
Il 16 febbraio il protocollo di Kyoto ha spento la sua prima candelina e Legambiente rilancia la campagna Cambio di clima, giunta alla sua seconda edizione.
Ridurre le emissioni di anidride carbonica e realizzare gli obiettivi previsti dal Protocollo di Kyoto rappresenta un primo ma indispensabile passo per invertire la tendenza rispetto all’effetto serra.
Perché il processo di riscaldamento globale, provocato soprattutto dai consumi crescenti di petrolio e di altre fonti fossili, non è più soltanto una minaccia ma sta già producendo effetti drammatici: alluvioni e uragani si stanno ripetendo con una forza e una cadenza senza precedenti e determinano modifiche sempre più consistenti negli ecosistemi e nei territori, anche per l’intreccio con la pressione esercitata dall’uomo. Senza interventi di riduzione delle emissioni di anidride carbonica, gli effetti dei cambiamenti climatici andranno aumentando nel tempo, con accelerazione dei processi di desertificazione e abbandono delle colture mancanza di acqua, aumento dei fenomeni climatici estremi.
Ricordiamo che il protocollo di Kyoto obbliga tutti i paesi sviluppati a ridurre entro il 2012 le emissioni di anidride carbonica rispetto a quelle effettuate nel 1990. In particolare per l’Italia la riduzione prevista è del 6,5%; in realtà, per la mancanza di una strategia per raggiungere tali obiettivi, le emissioni sono aumentate dell’11% dal 1990 al 2003
Se le tendenze non si invertiranno, la spesa annuale per l’Italia (multe per il mancato rispetto degli obiettivi, o acquisto di "quote di emissione" dai paesi più virtuosi) sarà nell’ordine di diversi miliardi di euro, senza nessun vantaggio in termini industriali o ambientali.
Il Protocollo di Kyoto è una straordinaria opportunità per mettere in campo un profondo processo di modernizzazione e di rilancio della competitività, basata sull’efficienza. Occorre chiudere una stagione di sussidi e incentivi per le fonti fossili, ma anche per tutte quelle fonti che il governo ha assimilato alle rinnovabili ma che di rinnovabile non hanno nulla: grazie al Cip6 in dieci anni si sono distribuiti 25 miliardi di euro ad impianti di raffinazione, centrali da fonti fossili, inceneritori, grazie alla lucida ipocrisia del considerarle "fonti rinnovabili assimilate". Invece serve realizzare un quadro di regole trasparenti, dove imprese e cittadini trovino vantaggi economici nel conseguire riduzioni dei consumi.
Legambiente grida: "Agire localmente, pensare globalmente" affinché le problematiche locali, dall’inquinamento atmosferico all’energia, vengano sentite di più e, a maggior ragione, come cause delle problematiche globali. L’avanzante effetto serra, i conseguenti cambiamenti climatici e catastrofi ambientali sono problemi che riguardano tutto il pianeta e che affondano le proprie radici nel locale. La parola d’ordine è spronare tutti i cittadini a modificare le proprie abitudini quotidiane e ad abbandonare la cultura dello spreco energetico. Ma il messaggio è diretto anche alle istituzioni, sollecitandole a predisporre misure strutturali, permanenti e preventive nei confronti delle problematiche urbane, energetiche e climatiche.
Per approfondire che cosa prevede il protocollo di Kyoto, qual è il futuro energetico, cosa possiamo fare anche noi per combattere il riscaldamento del pianeta, Legambiente suggerisce 5 semplici azioni, che danno un apporto molto significativo alla lotta contro l’aumento dell’effetto serra (e fanno anche risparmiare):
1. Cambia 5 lampadine da 100W tradizionali con altrettante a risparmio energetico da 20W: risparmi (in un anno) in bolletta 58 euro, alleggerisci il Pianeta di 175 kg. di CO2.
2. Fai 2 cicli di lavatrice a settimana a 40° invece che a 90°: risparmi (in un anno) in bolletta 42 euro, alleggerisci il Pianeta di 125 kg. di CO2.
3. Rinuncia all’automobile una volta a settimana: risparmi 52 euro, alleggerisci il Pianeta di 156 kg. di CO2 (in un anno, su una media di 10 km. a volta) .
4. Spegni la funzione stand-by del tuo televisore quando non è in funzione: risparmi(in un anno) in bolletta 26 euro, alleggerisci il Pianeta di 79 kg. di CO2.
5. Se hai lo scaldabagno elettrico, concentra l’accensione in un periodo di 8 ore, possibilmente notturne: risparmi (in un anno) in bolletta 712 euro, alleggerisci il Pianeta di 2.135 kg. di CO2 .