Molestie telefoniche
In questo ultimo periodo ci arrivano parecchie segnalazioni, in particolare da donne, molestate da continue chiamate da parte di persone anonime.
Prima di tutto bisogna ricordare che questo tipo di molestie sono punibili dalla legge: si tratta dell’articolo 660 del Codice penale che prevede l’arresto fino a sei mesi.
Ma ecco alcuni consigli:
- Sul display appare normalmente il numero di chi chiama, a meno che il chiamante non lo abbia criptato (lo stesso vale per il telefono fisso con display e servizio di riconoscimento chiamata entrante). Per fare denuncia, è meglio ovviamente che il molestato abbia il numero di telefono del molestatore, altrimenti è molto difficile che la Polizia si metta a fare intercettazioni;
L’art. 127 del D. Leg.vo 196/2003 offre al molestato la possibilità di impedire che chi chiama cripti il numero di telefono facendo una domanda scritta e soprattutto motivata, alla propria compagnia telefonica. Questa, ricevuta la domanda, renderà inefficace per un certo periodo la soppressione dell’identificazione del chiamante, conservando i dati relativi alla provenienza delle chiamate e comunicandoli all’abbonato, a condizione che dichiari per iscritto di servirsene per una denuncia;
Per questo servizio la compagnia telefonica può richiedere un contributo spese che non può essere superiore ai costi effettivamente sopportati.
In generale comunque gli esperti consigliano di mantenere la calma e di seguire anche questi ulteriori consigli:
- procuratevi una segreteria telefonica e fatevi registrare il messaggio da un’altra persona;
- prima di accettare la telefonata, ascoltate chi vi chiama;
- cambiate, se lo ritenete necessario, il numero del telefono fisso, del cellulare e l’indirizzo e-mail;
- informate più persone possibili: dai colleghi, agli amici, ai vicini;
- non fatevi coinvolgere in nessuna discussione o spiegazione da chi vi molesta;
- comunicategli che la polizia è informata;
- segnatevi ora e giorno in cui venite molestati e documentate tutto il più possibile, in modo da poterlo provare nel caso di un processo;
- non vergognatevi di farvi aiutare da chi credete, avvocati e psicologi compresi.