Teleferica-mostro nel Parco dello Stelvio?
Venerdì scorso mi trovavo in località "Pian Venezia" camminando in direzione del rifugio Larcher, quando un elicottero ha perlustrato lungamente la zona.
Mi è venuta in mente allora la voce che circola riguardo al progetto di una nuova mostruosa teleferica che dovrebbe servire il rifugio, partendo dal parcheggio sotto Malga Mare e traversando Pian Venezia e parte della morena con piloni alti addirittura 16 metri (sedici!).
Il problema è non solo che quest’opera impattante sarebbe costruita all’interno del Parco Nazionale dello Stelvio, ma che il richiedente sarebbe addirittura la SAT, titolare del rifugio Larcher.
Ora non si capisce come la SAT e il suo presidente Giacomoni possano scandalizzarsi per il sentiero di cemento in Fassa da una parte, e dall’altra farsi promotori di uno scempio di gran lunga peggiore, addirittura dentro un parco naturale. Purtroppo la SAT non è nuova a questa sorta di doppiopesismo, in quanto ha sulla coscienza la distruzione, col suo avallo, del sentiero da Malga Rolle ai Laghi di Colbricon, "spianato" e trasformato a mortificante stradetta da giardino pubblico. Ora questa trovata della mega-teleferica al Larcher, se confermata, fa cascare francamente le braccia. La Sat non può predicare bene e razzolare male se vuole essere credibile, condannare i collegamenti funiviari e poi chiedere le teleferiche per i suoi rifugi. Il Larcher, come tanti altri rifugi, ha tirato avanti per decenni con una normale teleferica.
Si potrebbe eventualmente potenziare o ristrutturare quella esistente, a meno che la nuova mega-teleferica non sia il primo passo per poi fare qualcos’altro di inconfessabile. Che cosa? Il parco dello Stelvio stesso, la Provincia, come possono consentire un simile obbrobrio?