Il mais che attraversa gli oceani per nutrire enormi allevamenti di maiali, la cui carne riattraverserà i continenti, il pomodoro che va in Cina per poi tornare in Africa e da noi: filiere assurde che tengono bassi i prezzi distruggendo i distretti agricoli locali e il ciclo vitale fra terra, piante e animali, soppiantato dall’abuso di chimica. Da “Una Città”, mensile di Forlì.
Un festival che riscuote successo da 16 anni e forse avere posizioni più variegate e discussioni più animate potrebbe essere un bene (anche se crediamo che non fosse questo il diktat di Fugatti)
Una produzione gravemente inquinante eppur indispensabile. La storia di decenni di colpevoli sottovalutazioni ed omissioni. Fino alle ultime ambiguità.