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RC Auto: il grande salasso

Come gli automobilisti sono stati sfruttati e come, in futuro, ci si può difendere.

Finalmente anche i quotidiani nazionali e locali hanno dato grande rilievo, con titoloni in prima pagina, a quanto, come Intesa dei consumatori, andiamo dicendo da diverso tempo, ovvero che i rincari delle polizze RcAuto nel nostro Paese sono superiori a quelli di tutti gli altri Paesi europei. Ci voleva l’indagine promossa dall’Autorità Garante la Concorrenza per avvalorare i danni subiti dagli automobilisti in conseguenza del cartello anti-concorrenza delle compagnie assicuratrici; ciò che non viene detto però è che tali aumenti non sono giustificabili né con l’andamento dell’inflazione, né con i costi delle polizze (basta guardare a questo proposito l’andamento borsistico delle compagnie di assicurazione).

Per confermare la validità di quanto sosteniamo è sufficiente attenersi all’analisi dei dati ufficiali del ministero dell’economia (DPEF), in base ai quali le tariffe RCAuto sono aumentate, negli ultimi 6 anni (dal 31.12.96 al dicembre 2002), del 94,65%, ovvero 6,7 volte più dell’inflazione, che, nello stesso periodo, si è attestata al 14,05%. Per effetto di tali rincari continui ed ingiustificati, un consumatore che per assicurare la sua auto spendeva 400,77 euro a fine dicembre 1996 (i valori sono stati tradotti tutti da lire in euro), nel 2002 ha speso, come si può constatare dalla tabella, 780,35 euro, con un aumento del 96%; si tratta dunque di un vero e proprio salasso sui bilanci delle famiglie.

Ciò che lascia maggiormente perplessi è il fatto che perfino nel 2000, a fronte del blocco tariffario decretato dal Governo, le compagnie sono riuscite con i consueti artifizi a rincarare le polizze del 9,7%, imponendo un onere medio di aumento pari a 55,78 euro a polizza. E l’Ania (l’associazione tra le imprese assicurative), piuttosto che riflettere, meditare e fare il mea-culpa su questi inconfutabili "furti con destrezza" a danno di milioni di assicurati (i dati sono contenuti nella relazione provvisionale e programmatica del Governo 2003-2006), si permette di affermare che sugli aumenti vengono "dati numeri al lotto"!

A questo punto, i consigli che ci sentiamo di dare ai consumatori sono i seguenti:

1. se si pensa di cambiare compagnia di assicurazione, non aspettare l’ultimo giorno di scadenza per dare la disdetta, poiché in quel caso saremo costretti ad accettare l’aumento anche se siamo stati buoni guidatori e non abbiamo procurato incidenti: infatti la Bonus-malus, che prevede penalizzazioni in caso di sinistri e classi di merito inferiori, se siamo stati guidatori virtuosi, non ci difende dai rincari;

2. la disdetta può essere data anche il giorno della scadenza, qualora l’aumento sia superiore al tasso di inflazione. In ogni caso, prima di dare la disdetta, è bene muoversi cercando di trovare una compagnia più conveniente, altrimenti si corre il rischio di cadere dalla padella alla brace;

3. sempre se si decide di cambiare compagnia, l’agenzia che si abbandona è obbligata a rilasciarci l’attestato di rischio dietro semplice richiesta, come impone la legge;

4. molto spesso la semplice minaccia di dare la disdetta, in caso di aumento ingiustificato, sortisce l’effetto di ottenere la stessa tariffa dell’anno precedente;

5. quando si sceglie una nuova compagnia, informarsi bene circa l’apertura dell’ufficio sinistri (orari-fax-tel.-nominativo del funzionario responsabile) e la velocità di liquidazione dei sinistri;

6. prima di firmare un nuovo contratto di assicurazione, è bene confrontare le tariffe assicurative provenienti da più compagnie (si possono verificare sui siti delle singole compagnie );

7. prendere in considerazione la possibilità di stipulare polizze RCAuto con le compagnie telefoniche, le quali fanno in genere tariffe più basse del 30-40%. Occorre in questo caso superare "la remora del telefono", poiché qualsiasi rapporto con la compagnia sia per denunciare eventuali sinistri, sia per la loro liquidazione, avverrà tramite telefono, senza alcun contatto diretto con il personale della compagnia.