Horror vacui
La difficile arte di riempire comunque le pagine di un giornale.
L'horror vacui è la sindrome di cui soffre ogni caporedattore coscienzioso. In parole povere: le pagine di un giornale vanno riempite in tutta la loro superficie. Può esistere anche il problema opposto, ossia un eccesso di materiale rispetto allo spazio disponibile, ma in quel caso la soluzione è facile: si sacrifica un articolo, o lo si rimanda al numero successivo. Ma se c’è penuria di notizie, come si fa? Certo, si può ingrandire l’apparato illustrativo, ma non più di tanto, e soprattutto non nei quotidiani, dove la modesta qualità della carta penalizza la resa delle fotografie. Che fare allora? Si allunga il brodo, si pompa, si enfatizza. E’ un’operazione sfiancante e senza gloria (in agguato ci sono la monotonia e il ridicolo), che però richiede una specifica professionalità, e che può svilupparsi secondo varie direttrici: la moltiplicazione all’infinito delle testimonianze, la reiterazione della notizia, l’impiego di zeppe espressive per allungare il testo, o l’elencazione dei particolari più insignificanti della vicenda narrata.
Un esempio magistrale di quest’ultimo tipo lo ritroviamo sul Trentino del 1° dicembre, in cronaca di Rovereto, in un articolo su cinque colonne corredato di fotografia e intitolato "Tribunale, sabotato il bagno del presidente. Scompaiono il frangiflusso e un pezzo dello sciacquone".
"Il gabinetto del presidente del tribunale Ruggero Politi è stato preso di mira da ignoti sabotatori. - è il drammatico avvio del pezzo - Da un giorno all’altro è sparita la valvola frangiflusso del bidet, che serve a moderare il getto d’acqua", con drammatiche, intuibili conseguenze. "Danni più gravi al wc per disabili, dov’è stato smontato e asportato il cilindro interno al serbatoio che regola l’uscita dell’acqua nella tazza… Il furto risale ad alcuni giorni fa, ma la notizia è trapelata solo ieri". Un comprensibile riserbo…
Ma il cronista non ha finito: "Sembra che il frangiflusso sia stato provvisoriamente sostituito con quello del bagno della mansarda…, fino all’intervento risolutore dell’idraulico. Il gabinetto dei disabili invece ha continuato a scaricare a getto continuo, in assenza della valvola che chiude l’acqua all’interno del vascone".
Segue una lezioncina di idraulica: "Il meccanismo contenuto nel vascone è utilizzato solo nei sanitari per disabili. Il funzionamento è ad aria: schiacciando il pulsante la pressione solleva una piccola guaina che apre lo scarico facendo svuotare la vasca. La marca dell’articolo sanitario in questione, inoltre, non è delle più comuni e non esistono pezzi di ricambio così piccoli, sicché in caso di guasto bisogna cambiare l’intero serbatoio…". Naturalmente "è giallo sugli autori", ma "un eventuale furto su commissione è assai difficile da ipotizzare".
Analogo spazio, sul Trentino del 2 dicembre, ad una notizia di analoga rilevanza, proveniente da Riva, trattata però in maniera assai meno professionale. Titolo: "Il liceo Maffei trasformato in discarica". "Nessuno fino ad ora - si ribadisce - aveva immaginato che il liceo Maffei potessi trasformarsi in una sorta di discarica". E’ successo che qualche sciocchino, "dopo aver svuotato un bidone dell’immondizia, ha ricoperto di rifiuti la scala d’accesso". Anche qui, è buio fitto sui colpevoli, sicché "ogni ipotesi è plausibile… L’unica cosa certa è che per tutta la giornata di ieri, i mucchietti di spazzatura sparsi sulle scale dell’entrata principale e il bidone rovesciato nel vicino prato hanno attirato l’attenzione di decine di passanti che... hanno ammirato quella che sembrava un’opera d’arte moderna".
AA tappare i buchi interviene, provvidenzialmente, anche la pubblicità, e a questo scopo tutto va bene, anche l’annuncio più anomalo, come la mezza pagina di una bizzarra auto-promozione a pagamento comparsa sull’Adige del 12 dicembre: "L’artista di Rovereto Tiziano Valduga… ha ideato e realizzato un’Opera pittorica (questa e le altre maiuscole sono nell’originale, n.d.r.) la quale, alla voce: Valore Artistico Assoluto risulta essere in 2a posizione fra tutte le opere grafiche e pittoriche d’ogni genere, tendenza e movimento realizzate in tutto il mondo dall’anno 1900 ad oggi, quindi fra tutte quelle prodotte anche dai Grandi Maestri storici di fama mondiale del XX secolo, cioè, tra circa un milione e 200.000 altri lavori. (‘Guernica’ di Picasso - si precisa più avanti - si classifica al 38° posto, n.d.r.) Questo è il risultato certo ottenuto con molteplici e autorevoli e mirate perizie comprovabili e reiterabili che hanno avuto luogo con esiti incrociati e quindi confermati, stimando inoltre il suo Valore Fenomenologico Complessivo all’incirca in Euro 95 milioni. (…) Ciò che sancisce definitivamente la veridicità di questi esiti è la perizia della sensitiva Veggente e Medium polacca Jaruszewska Lilianna Elzbieta, la quale tra l’altro all’epoca è stata in grado non solo di prevedere che al film ‘La vita è bella’ sarebbe stato assegnato il premio Oscar, ma anche quanti, e cioè tre".
Chi volesse ammirare questo prodigio dell’ingegno, sappia che l’opera, intitolata "Paesaggio W" ("W incrociata, tipo viva gli sposi o viva Juve" - precisa l’artista), sarà esposta dal 15 al 24 novembre nel negozio di abbigliamento "Pepe Nero", in via Rialto 40 a Rovereto. Dunque, se uscite delusi da una visita al Mart, pochi passi e sapete dove rifarvi gli occhi.