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QT n. 14, 13 luglio 2002 Monitor

Drodesera: Dalle strade alla Centrale

E’ un’edizione di svolta questa di Drodesera, per 21 anni caratterizzato come festival intimamente legato a un piccolo paese, che faceva da sfondo, con i suoi scorci, i cortili, le piazze, che più che quinte teatrali erano l’anima della manifestazione. "Adesso questo lo fanno tutti; a suo tempo abbiamo aperto una strada - ci dicono Sommadossi e Boninsegna, gli animatori del Festival - Ora gli artisti si esibiscono all’esterno dei rifugi, nelle cantine vinicole, nei musei… Ne siamo contenti; ma per noi è tempo di cambiare".

La nuova prospettiva si chiama Centrale di Fies. Centrale elettrica di inizio secolo, immersa in un parco a fianco delle Marocche, è ora in gran parte dismessa. Da diversi anni Drodesera vi organizzava eventi; ora ne ha ottenuto, in comodato gratuito, l’utilizzo stabile. Ed ecco quindi l’idea di fare della Centrale un laboratorio permanente, aperto sei mesi all’anno, dove varie compagnie, trentine e non, possano provare, incontrarsi, allestire produzioni. In questo progetto il Festival ovviamente rimane, ma è la vetrina, lo sbocco finale rispetto a un lavoro più ampio.

La Centrale di Fies
Centrale di Fies: l'installazione delle attrezzature tecniche nella nuova sala.

Quest’anno si sono fatti gli investimenti strutturali per trasformare la Centrale in laboratorio o, nei giorni del Festival, in un teatro a due sale. Il che ha implicato esborsi, e qualche problema nel budget della manifestazione. Che sarà quindi di transizione: alla Centrale viene concentrato il grosso degli spettacoli, mentre il paese assume un ruolo decisamente inferiore. "Per quest’anno era una scelta obbligata" - spiegano gli organizzatori. E dolorosa ci sembra la rinuncia allo Spazio Notte, l’angolo bar/cabaret presso la piazza del paese, che ha sempre rappresentato un felice punto d’incontro per artisti, spettatori, turisti.

Ne seguirà quindi un’edizione che, per i fan di Dro, non potrà non apparire diversa, forse anche monca: ma questo solo sul piano dell’atmosfera (anche se non è detto che la Centrale non riesca a crearne una sua).

Non su quello delle proposte, che restano di grande interesse. Orientate soprattutto attorno a una moderna rivisitazione - ora dissacrante, ora tecnologica, sempre attualizzante - della tragedia, soprattutto shakespeariana.

I nomi sono in gran parte quelli che hanno appassionato i fans di Dro: Pippo Delbono, Abbondanza-Bertoni, Vigilio Sieni, Societas Raffaello Sanzio, Teatro del Lemming, delle Briciole…

Maggiori informazioni nel calendario.

Un'ultima novità: la rassegna sarà seguita giornalmente dal sito crushite.it (dedicato agli spettacoli in Trentino) attraverso informazioni, video, immagini, all'indirizzo http://www.crushsite.it/drodesera/.