Menù
Home
QT
Questotrentino
Mensile di informazione e approfondimento
Utente
Cerca

Dai conti in rosso al vaso di Pandora

Tòs

Cosa mettere nell'area San Vincenzo, visto che per i concerti lo spazio si è dimostrato sovradimensionato?

I progetti non mancano: il nuovo stadio (hai visto mai che un qualche emiro non compri la squadra portandola in serie A?), più altri cinque/sei campi, strutture per volley, foot volley, calcetto, basket, con relativi spogliatoi, e poi un ciclodromo (“per offrire agli atleti un luogo sicuro dove allenarsi, dopo le troppe tragedie che negli ultimi anni hanno colpito giovani ciclisti sulle strade trentine” - spiega Fugatti), un percorso per skiroll/roller, un parcheggio... E per qualcuno (vedi l'Adige del 31 agosto) quell'area sarebbe ideale anche per il nuovo ospedale di Trento, con annessi e connessi. Un vaso di Pandora di proposte di cui sentiremo discutere a lungo nei prossimi mesi (anni).

La necessità di riempire quell'enorme buco nero è reale, anche se dopo gli entusiasmi post-Vasco avremmo gradito un formale atto di autocritica. Tanto più che la successiva programmazione di eventi musicali non sembra aver riscosso grandi successi. Su il Dolomiti Carmine Ragozzino presenta un accurato resoconto delle ultime iniziative, cominciando da quel “Love Fest” che pur avendo il merito di aver voluto coinvolgere un pubblico adolescenziale, lo ha fatto ingaggiando artisti di discutibile qualità: “Contenuti? Niente. Furberia? Tanta. Volgarità? Quanto basta. Che però guasta quando occhieggia al sessismo e a una certa quantità di violenza metropolitana. Più di tutto, annaspa nel mare delle scemenze sostenute da bassi al fulmicotone e ritmi ossessivi”).

A seguire, una programmazione più tradizionale ma tardiva, “all’insegna del 'prendo gli scampoli del mercato musicale’ (per i pezzi pregiati ti devi organizzare con almeno un paio d’anni di anticipo)”, e che comunque, con la solita zavorra di enormi costi fissi e un insoddisfacente afflusso di spettatori, non ha permesso di far quadrare i conti.

Con l'organizzazione passata dal Centro Santa Chiara allaFriends and Partners, è stata messa assieme una sei giorni – il “Live Fest” – “che in termini di qualità non ha fatto una grinza (Lucio Corsi, Diodato, Fabri Fibra, Rose Villaine, Coma Cose, Amoruso, La Rappresentante di Lista, Geolier, Tananai)... Sì, ma il pubblico pagante (che rispetto agli anni prima doveva pagare molto di più)? Una media di due/tremila presenze ad ognuna delle sei serate”.

Troppo pochi. Il problema è che “per attirare pubblico da fuori regione (è stato questo il mantra azzardato con leggerezza dalla Provincia) servono 'esclusive', artisti che non suonino anche negli stadi e nelle rodate location di Lombardia, Veneto, Emilia: luoghi più appetibili per situazioni logistiche consolidate, per viabilità, trasporti, ospitalità, eccetera. In alternativa c’è solo il medio cabotaggio, che per il Trentino non sarebbe comunque una sconfitta”. Ma bisogna farsene una ragione, altrimenti “di anno in anno si replicheranno le critiche di chi legittimamente fa i conti in tasca alla Provincia”. La quale deve capire “fino a dove ci si può spingere e quello che di deleterio comporta buttarsi senza rete in un mercato musicale di dimensioni che allo stato il Trentino non si può permettere se non facendo piangere le casse pubbliche”.

Un ragionamento da fare e un dibattito da avviare avendo in mano i dati ufficiali, come chiede in un'interrogazione la consigliera Lucia Maestri, che vuole sapere quanti biglietti per ogni concerto, quali costi, quante spese promozionali, eccetera.

“La strada della sfida ad altri e più frequentati territori del complesso mercato dei concerti – conclude Ragozzino - è in salita ed il Trentino non può certo percorrerla con il “metodo Vasco”.

Occorre rendersi conto di fin dove “ci si può spingere e quello che di deleterio comporta buttarsi senza rete in un mercato musicale di dimensioni che allo stato il Trentino non si può permettere se non facendo piangere le casse pubbliche”.

Commenti (0)

Nessun commento.

Scrivi un commento

L'indirizzo e-mail non sarà pubblicato. Gli utenti registrati non devono inserire altre verifiche e possono modificare il proprio commento dopo averlo inserito.

Riporta il codice di 5 lettere minuscole scritto nell'immagine. Puoi generare un nuovo codice cliccando qui .

Attenzione: Questotrentino si riserva la facoltà di cancellare commenti inopportuni.