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QT n. 11, novembre 2021 Trentagiorni

Bocciato l'Osservatorio

Lo scorso 19 ottobre la prima commissione del Consiglio provinciale ha bocciato la proposta di istituire un Osservatorio provinciale per il contrasto alla criminalità organizzata. Con 4 voti contrari e uno favorevole è stata così liquidata la proposta avanzata dal consigliere del M5stelle Alex Marini. In realtà questa è una delle due proposte presentate da quest'ultimo, l'altra prevede l'istituzione di un Osservatorio regionale, ma anch'essa pare essersi arenata in una difficile e fin qui improduttiva interlocuzione tra i presidenti delle due province autonome.

Una bocciatura avvenuta nonostante gli autorevoli pareri favorevoli espressi in occasione delle audizioni a suo tempo attivate dalla stessa Commissione. Tanto per fare alcuni nomi, erano stati ascoltati, tra gli altri, il senatore NicolaMorra (presidente della Commissione parlamentare antimafia),Monica Forte (presidente della Commissione speciale antimafia della regione Lombardia), il dott. Maurizio Vallone (direttore della DIA), Vincenzo Guidotto (Osservatorio regionale veneto) e il dott. Luigi Gaetti (vice presidente della Commissione Parlamentare Antimafia della XVII legislatura). Evidentemente i segnali allarmanti giunti lo scorso anno con le operazioni ”Freeland” a Bolzano e “Perfido” a Trento, non sono stati sufficienti a determinare una presa di coscienza del rischio di una silentema potenzialmente pervasiva infiltrazione anche nella nostra regione della criminalità organizzata.

O forse questa bocciatura sta a testimoniare l'assenza di volontà di contrastare tale fenomeno da parte di chi ci governa? Dubbio inquietante, non vi pare?

Alex Marini

D'altra parte nemmeno i governi che si sono succeduti in questa legislatura hanno dato l'impressione di prendere sul serio tale pericolo: dalla limitazione della perseguibilità dell'abuso d'ufficio all'allentamento delle misure previste nel codice degli appalti, fino alla riforma della giustizia della ministra Cartabia, è stato un susseguirsi di provvedimenti che potenzialmente potrebbero favorire anziché contrastare la criminalità mafiosa.

Criminalità che oggi, come evidenziato anche dall'ultima relazione semestrale della DIA, agisce sempre più attraverso la corruzione operata spesso mediante l'opera compiacente di insospettabili colletti bianchi.

Per quanto ci riguarda da vicino, staremo a vedere se almeno la Giunta provinciale darà concretezza all'ordine del giorno approvato dal Consiglio il 4 dicembre 2020 (sempre su iniziativa di Marini) che la impegnava, all'indomani dell'operazione “Perfido”, a valutare la costituzione di parte civile nel dibattimento che ne fosse seguito.

Ora sappiamo che a gennaio prenderà l'avvio il processo nei confronti di 18 imputati, accusati di riduzione in schiavitù e reato associativo di stampo mafioso: quali sono le intenzioni della Giunta Fugatti?