Un amico ritrovato
Le molteplici attività, non sempre fortunate, di Carmelo Lentino
Premettiamo, a scanso di critiche che sarebbero pienamente giustificate, che la rilevanza sociale di quanto ci apprestiamo a raccontare è pressoché nulla. Ma ci piace condividere con i lettori il piacere di aver ritrovato, nelle cronache giornalistiche, notizie su un amico di cui avevamo perso le tracce da alcuni anni. I lettori più seri e militanti sono quindi autorizzati a interrompere fin d’ora la lettura di questo pezzo frivolo e passare direttamente alla pagina successiva.
Carmelo Lentino – che pure non abbiamo mai visto di persona – l’abbiamo conosciuto nel 2003: dalla natia Calabria era venuto a studiare Giurisprudenza a Trento e a 23 anni, con un attivismo encomiabile, era lanciato nell’agone politico tramite un partito tutto suo, “Giovani Insieme”, e apparentandosi con l’Udeur di Clemente Mastella dopo altri tentativi falliti con partner più prestigiosi, si candidò alle elezioni provinciali trentine, ma con scarsa fortuna (meno dell’1%).
La valenza del personaggio andava però ben oltre una (peraltro prevedibile) sconfitta elettorale. Carmelo – ci informava egli stesso dal suo sito – era scout, nuotatore, arbitro di calcio, giornalista (dirigeva due giornali sportivi!), direttore generale di AssoGiovani (“un osservatorio privilegiato della realtà giovanile in grado di registrare gli umori e le sensazioni di milioni di ragazzi”), aveva fondato l’Associazione Nettuno e promosso il Progetto Università. Era anche stato eletto nel Consiglio Nazionale dell’Udeur, e successivamente addirittura commissario regionale di quel partito.
Ma questa scelta politica si dimostrò imprudente, perché ben presto il partito di Mastella si sfarinò, e di Lentino, da allora, si persero le tracce.
Quando lo ritrovammo, nel 2014, potemmo constatare che durante quegli anni di silenzio Carmelo aveva proseguito sia l’attività politica che, più in generale, l’impegno civile. Accostatosi a Scelta Civica, il neonato partito di Mario Monti, si era candidato alla Camera nella natia Calabria. Gli andò male e in seguito si parlò di un suo possibile passaggio al gruppo “Per l’Italia” di Lorenzo Dellai, ma poi non se ne seppe più niente.
In compenso, Carmelo era sempre più oberato di responsabilità di varia natura. Anzitutto quella che sembra essere tuttora la sua vera professione: segretario nazionale dell’Associazione Italiana Alberghi per la Gioventù (AIG); e poi mille altri impegni di contorno, di cui forniamo, pescando alla rinfusa, un elenco assolutamente incompleto: consigliere del Forum Nazionale dei Giovani, ideatore del progetto “Meraviglia Italiana”, coordinatore nazionale della rivista “l’Arbitro”, promotore degli Stati Generali della Cultura e del Turismo… E ha anche scritto due libri: “Per l’Italia. Interviste sulla gioventù” e “Il fischietto ed il pallone”.
Cinque anni fa, l’ultima notizia su di lui proveniva nientemeno dagli Stati Uniti, dove avrebbe dovuto presenziare, in qualità di consigliere vicario del Forum Nazionale dei Giovani con delega per la cultura, turismo e territorio, alla presentazione del Festival della canzone italiana di New York; ma impossibilitato a venire, aveva dovuto limitarsi ad un saluto telefonico.
Poi più nulla, fino a pochi giorni or sono, con una notizia che partiva dai piani alti della cronaca istituzionale. Si apprende dai giornali, in particolare dall’Adige del 25 ottobre, che dal decreto “Salva imprese” è stato soppresso un emendamento, proposto dai Cinque Stelle, che prevedeva “la trasformazione dell’Associazione Alberghi per la Gioventù in ente pubblico”. Allo scopo, era stata prevista l’erogazione di 283.000 euro per il 2019 e di 1,7 milioni a partire dal 2020. Soldi pubblici, ovviamente, in soccorso di un ente che stava viaggiando verso il fallimento con un debito di 9 milioni.
Un dietrofront inatteso, visto che la decisione era stata presa concordemente da maggioranza e opposizione. Una cancellazione che tocca personalmente il nostro Carmelo Lentino, che di quell’ente è segretario nazionale.
Ma l’obiettivo principale della retromarcia, sotto l’accusa di conflitto di interesse, è la viceministra dell’Economia Laura Castelli (per intenderci, quella che “i tassi dei mutui non dipendono dallo spread” e che uno sciopero “non è volontario, è pagato con i soldi pubblici”).
Ma dove starebbe il conflitto d’interesse? Semplice: nel fatto che Carmelo Lentino ai tanti suoi impegni avrebbe aggiunto quello di collaboratore (portavoce, portaborse…? Non è chiaro) della viceministra.
E qui la storia, provvisoriamente, si chiude. Ma non dubitiamo che l’amico Carmelo, col suo carattere vulcanico, saprà riaversi dalla botta e raggiungere nuovi traguardi.
Restiamo in attesa di aggiornamenti.