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QT n. 5, maggio 2019 Trentagiorni

Ambientalisti-Giunta: è rottura

L'eliminazione del Comitato faunistico lascia pochi dubbi sulle modalità con cui la Giunta vuole rispondere alle richieste degli ambientalisti che ricorrono per vie legali

Il presente comunicato per informare che le associazioni firmatarie, ritenute infondate e lesive dei loro interessi le ragioni addotte dalla Giunta provinciale per l’abolizione del Comitato Faunistico e considerate inaccettabili le posizioni di chiusura della medesima Giunta ad ogni confronto sui temi che riguardano la tutela dell’ambiente, hanno dato mandato all’avvocato Francesco Dalba affinché ricorra contro la decisione di cui sopra. Il ricorso è stato notificato venerdì 19 aprile 2019. Le associazioni si riservano di procedere analogamente a fronte di eventuali altre decisioni legislative parimenti offensive verso fauna e ambiente”.

Questo breve e secco comunicato delle sette maggiori associazioni presenti sul territorio provinciale ed operanti nel settore ambientale ed animalista (ENPA, LAC, LAV, LIPU, LEGAMBIENTE, PAN-EPPAA, WWF) segna una nuova e forse irrecuperabile frattura con la Giunta a guida Fugatti. Già a marzo le associazioni avevano commentato in modo assai negativo le decisioni e le azioni legislative dei primi mesi di attività come pure il loro mancato coinvolgimento.

Nel periodo successivo non era giunto alcun segnale di volontà di dialogo e addirittura l’assessora Zanotelli non si era degnata di rispondere ad una precisa richiesta di incontro.

Il comportamento tenuto poi sulla questione lupo, con l’incapacità di mantenere il confronto su basi scientifiche e la prosecuzione sulla via dei proclami ad effetto, hanno ulteriormente minato qualsiasi ipotesi di collaborazione con questo esecutivo.

La modifica della composizione del Comitato Faunistico (e non di certo la sua soppressione) avrebbe potuto essere un ottimo banco di prova per la nuova Giunta, tenendo presente che a lamentarne il cattivo funzionamento non erano solo i rappresentanti delle associazioni ambientaliste in esso presenti, ma anche molti altri componenti. Purtroppo le varie proposte di modifica presentate nel tempo dalle associazioni sono sempre rimaste inascoltate. La scelta di aggirare il problema eliminando del tutto il Comitato Faunistico lascia pochi dubbi sulle modalità con cui la Giunta intende rispondere alle richieste degli ambientalisti.

Ovvio che a questo punto la prima risposta possibile sia stata quella di adire alle vie legali.