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QT n. 6, giugno 2019 Trentagiorni

Zanotelli non risponde

L’evasiva assessore svicola alle domande poste durante un tavolo di consultazione da lei stessa convocato

È stato con le associazioni ambientaliste/animaliste che recentemente la Giunta provinciale ha consumato un vistoso strappo. La difficoltà di rapporti datava a ben prima dell’era Fugatti: finita l’epoca di grande sensibilità ambientale con Walter Micheli, da Dellai in poi è andata semmai sempre peggiorando con tutti i governi provinciali di centrosinistra. Con il governo a guida leghista è ulteriormente degenerata, attraverso decisioni considerate ostili e anche gravi, come la scelta di abolire sbrigativamente il Comitato Faunistico.

Lo strappo di cui qui però parliamo riguarda la forma, oltre che la sostanza: riguarda la capacità di un politico che passa dal ruolo partitico a quello istituzionale, di sentirsi rappresentante di tutti, anche di chi pensa diversamente da te e non ti ha votato.

È proprio questo che si è visto al tavolo di consultazione sui grandi carnivori convocato dall’assessora Giulia Zanotelli. Durante la serata in molti momenti ha palesato insofferenza o addirittura fastidio, ha liquidato le osservazioni avanzate con risposte evasive o non-risposte, che di fatto hanno reso l’incontro del tutto inutile. Inutilità peraltro insita nella stessa convocazione di un tavolo in cui ci si limita ad illustrare un documento (“Rapporto grandi carnivori 2018”) uscito da due mesi, ormai ampiamente noto agli addetti ai lavori, e rispetto al quale non si fornivano informazioni aggiuntive.

Riportiamo alcuni passaggi del non-dialogo.

Sul prelievo dell’orso M49, a cui si attribuiscono percentuali altissime dei danni da orso rilevati ed il cui destino appare ormai segnato.

Assessore, ci può dire quali sono le motivazioni che vi hanno indotto a preferire la cattura di M49, piuttosto che il suo abbattimento?

Abbiamo deciso di procedere così.

Ci scusi, ma in questo modo non ha risposto alla domanda.

Ripeto, questo è quello che abbiamo deciso.

E avanti con queste non-risposte, con l’assessora vistosamente seduta in una posizione rivolta verso il fianco del tavolo opposto a quello dove sedeva chi con lei cercava di interloquire, un evidente linguaggio del corpo di ostentata sufficienza.

Analoghe non-risposte alle domande sull’interruzione del progetto europeo di coesistenza con i grandi carnivori, supportato alla Commissione Europea, coordinato dall’Istituto di Ecologia Applicata (IEA) e già finanziato. Un progetto, in passato sollecitato proprio dalla Provincia, che rappresenterebbe uno dei pochi, reali strumenti per superare, o comunque ridurre notevolmente, i conflitti fra grandi predatori e popolazione.

L’assessora parla e parla, ma non risponde.

Appare chiaro: un progetto per la coesistenza con orsi e lupi non interessa proprio. Anzi. È sgradito.