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QT n. 10, ottobre 2012 Trentagiorni

La Madonna dormiente

A Moena, su Sass da Ciamp, un avamposto roccioso del Latemar posto sopra il Passo di Costalunga a quota 2.130, un gruppo di giovani ha portato in vetta una scultura lignea, in pino cirmolo, che raffigura una donna nuda, serena, che raccoglie il sole della montagna e osserva incantata il paesaggio. Sembrerebbe ideata come controaltare del Cristo pensante, ma le cose non stanno così. Gli animatori di una corsa in montagna “Verticalpeniola” hanno voluto donare alla montagna un simbolo di gioia, di vita, ed anche una certa dose di malizia: la montagna smitizzata dalla solita immagine di severità, legata alla fatica, alla conquista.

La statua è stata portata in vetta a spalla, è pur sempre “alta” un metro, ed il legno è pesante. Non durerà come la predazzite del Cristo, in una decina d’anni vento, neve e sole la consumeranno. Questa donna sotto il suo capo porta lo scrigno con un diario, una raccolta di pensieri, un passaggio di leggerezza e armonia. Tanto da trovarsi definita “Madonna dormiente”.

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