Glossario & ipotesi didattiche
Per il lettore meno addentro al mondo informatico, un breve glossario di alcuni termini tecnici; e soprattutto alcuni esempi sull’utilizzo didattico innovativo dei più comuni strumenti informatici.
Word-processor: Il programma che permette di scrivere con il computer. E’ di uso molto semplice, diventa un po’ più complesso se si vuole anche dare allo scritto una presentazione graficamente attraente, con l’inserimento di immagini ecc. Il salto didattico avviene se si considerano gli ipertesti, testi collegati l’un l’altro da parole-chiave opportunamenteevidenziate: cliccandovi sopra con il mouse, si salta al nuovo testo (ad esempio, un brano suCarlo Magno può essere collegato a uno suLongobardi, di qui aDesiderio,Adelchi,Manzoni,Promessi Sposi ecc, oppureLombardi,Nabucco,Verdi,Puccini ecc., o ancoraLombardia,Milano e così via). Questa rapidità di spostamento e consultazione è uno strumento potentissimo, ma anche una possibile tentazione alla superficialità; il giovane può dilettarsi a navigare in un mare di nozioni, ma senza arrivare da nessuna parte. Insegnare a padroneggiare - culturalmente - questa nuova possibilità, dovrebbe essere uno degli obiettivi della scuola moderna.
Foglio di lavoro: Si tratta di un tabellone composto di tante celle, collegabili tra loro con relazioni varie, soprattutto formule. Per esempio nella cella A1 possiamo inserire il lato a, nella A2 il lato b, nella A3 il lato c: nella A4, scrivendo la relazione =A1+A2+A3, avremo il perimetro del triangolo, nella A5, scrivendo la formula di Erone (che vi risparmiamo) avremo l’area. L’esempio è banale, ma lo strumento è molto sofisticato, e le applicazioni sono amplissime: dal rendiconto del condominio all’elaborazione di strategie di mercato. Nella didattica, particolarmente interessante è l’utilizzo "if... then" "se... allora": se cambio alcuni dati, alcune condizioni, ne vedo - in tempo reale - le conseguenze sull’insieme del fenomeno; che quindi posso indagare con grande immediatezza (i valori numerici possono facilmente essere accompagnati da grafici). Immediato utilizzo in matematica, fisica, chimica, ragioneria, economia, statistica...
Autocad: E’ il programma per il disegno tecnico, sia per l’industria (macchinari) che per l’ingegneria civile (strade, prospetti, piante di appartamenti, arredamento...). Si discute ancora (e ogni tanto si fanno gare) se sia più veloce un disegnatore con il tradizionale tecnigrafo o uno con l’Autocad, ma una cosa è indubbia: se ci sono da fare aggiunte, correzioni, revisioni, con il computer è un attimo, con il disegno tradizionale bisogna iniziare tutto da capo. Quindi, in definitiva, grande risparmio di tempo, di carte, lucidi ecc, ed anche maggior libertà per il progettista, che può in ogni momento ritornare sui suoi passi. Negli studi tecnici l’Autocad è d’obbligo: non viene assunto nessuno che non sappia usarlo (e imparare non è semplice).
Internet: La rete sta diventando, tra le altre cose, un’immensa biblioteca in cui confluisce buona parte dello scibile umano. Il suo utilizzo ragionato dovrebbe essere materia scolastica. E necessariamente esalterebbe l’uso e lo sviluppo della criticità da parte degli studenti. Sulla rete, infatti, la varie fonti - ciascuna con la propria logica, ideologia, credibilità - sono su un piano pressoché paritario; sta allo studente/ricercatore scegliere, valutare, confrontare (ad esempio, una ricerca sulla guerra attuale, si incontra con una molteplicità di fonti, dalla Cia, alla propaganda serba, ai siti pacifisti, alle testimonianze più disparate...; ma - sia pur in misura meno virulenta - qualsiasi argomento, anche del passato, viene trattato da più fonti, tra le quali il ricercatore deve necessariamente imparare a orizzontarsi).