Menù
Home
QT
Questotrentino
Mensile di informazione e approfondimento
Utente
Cerca

L’oliveto di Torbole

Francesco Borzaga

Credo sia necessaria una mia breve risposta al sindaco del Comune di Torbole, Giuseppe Parolari, che sulla stampa mi accusa di disinformazione e terrorismo ecologico per un recente comunicato del WWF dedicato all’oliveto ex Turazza e alla prevista "strada delle Busatte" (La strada e gli ulivi).

Io non penso proprio di essere stato male informato. Non soltanto i rappresentanti del Comitato di Difesa sono stati larghi nei miei confronti di notizie e di dati - difficilmente declassificabili, a mio parere, al modesto livello di "bugie" - ma ho avuto anche modo di recarmi sul posto e di rendermi conto di persona dell’estrema delicatezza dei luoghi e della gravità di quanto si va progettando. Si ripete qui, ma su di un livello di inportanza ancora maggiore, quanto ho avuto occasione di constatare qualche mese or sono ai laghi di Lamar: si abbandonano in modo criminalmente incosciente i luoghi più importanti del paesaggio trentino alle iniziative sconsiderate dei Comuni "competenti" per territorio, e si sacrificano i nostri paesaggi più straordinari ad improvvisate aggressioni ribattezzate "valorizzazione turistica".

E’ purtroppo possibile, ed è confermato da questi episodi, che il sindaco di un minuscolo paese, o per scusabile carenza di sensibilità culturale, o perché immerso nei problemi locali e magari desideroso di rendersi benemerito nei confronti della sua clientela, non si renda conto dei valori straordinari che ricadono nel suo territorio. Mi chiedo però quale senso abbia e quali funzioni effettivamente svolga il "Servizio di urbanistica e Tutela del Paesaggio" della nostra Provincia Autonoma, così riccamente dotata di una folla di funzionari e di esperti, se non è in grado di tutelare, difendere e conservare almeno lo stupendo quadro che fino ad oggi si offre a quanti, provenendo dal lago di Garda, si accostano alla sponda trentina e al porto e all’abitato di Torbole.

Di questo quadro l’oliveto Turazza è componente essenziale, viva testimonianza della storia di tutta la comunità gardesana. Non ha alcun senso distinguere la tutela del centro storico di Torbole da quella del paesaggio agrario che lo circonda e gli fa corona. Per le sue limitate dimensioni, per 1'omogeneità delle sue componenti, per il suo affacciarsi direttamente sul Garda, l’oliveto non si presta assolutamente ad interventi stradali e a stravolgimenti. Già in occasione del mio sopraluogo ho trovato gli storici muri di sostegno lesionati e in parte abbattuti, al fine di consentire passaggio e spazio all’opera delle ruspe. Sul luogo si stava scavando, e ho potuto personalmente constatare come già le radici di alcune piante fossero state stroncate e divelte. Se il giorno si vede dal mattino, mi pare vi sia davvero motivo di preoccuparsi.

Una rigida tutela dell’oliveto di Torbole deve considerarsi un preciso dovere, non solo per il Comune, ma per tutta la nostra Provincia: il luogo ed il paesaggio hanno rilievo non solo nazionale, ma certamente europeo.

Al signor Parolari, che con retorica alquanto bolsa si vanta di preoccuparsi "non delle cose, ma delle persone", ricorderò quanto nei Vangeli sta scritto: "L’uomo non vive di solo pane".

Articoli attinenti

In altri numeri:
La strada e gli ulivi
WWF Trentino
Difendiamoci dai “Beni Culturali”!
Aldo Miorelli

Commenti (0)

Nessun commento.

Scrivi un commento

L'indirizzo e-mail non sarà pubblicato. Gli utenti registrati non devono inserire altre verifiche e possono modificare il proprio commento dopo averlo inserito.

Riporta il codice di 5 lettere minuscole scritto nell'immagine. Puoi generare un nuovo codice cliccando qui .

Attenzione: Questotrentino si riserva la facoltà di cancellare commenti inopportuni.