Ordine dei medici: a che serve?
L’Ordine raccoglie i medici e gli odontoiatri della provincia ed ha il compito di garantire agli occhi dei cittadini la professionalità e la deontologia dei suoi iscritti, fornendo a questi ultimi strumenti di crescita culturale.
Alla fine del 1996 i vertici dell’ordine finirono in tribunale. Fu il neo eletto Barbacovi a consegnare ai magistrati i libri contabili dopo aver verificato un ammanco di 700 milioni di vecchie lire nei bilanci. Ma le polemiche erano iniziate qualche mese prima per la presunta omissione di controllo dell’ordine sulle attività di alcuni medici di base. I magistrati scagionarono l’ex presidente Maronato e i suoi collaboratori. Ma i medici trentini, con l’elezione del "comunista" Barbacovi, vollero dare una sterzata decisa. L’Ordine tornò a svolgere appieno il ruolo di garante della professionalità dei medici, riguadagnandosi l’autorevolezza persa. Fiore all’occhiello della gestione Barbacovi-Branz è stato l’avvio della camera di conciliazione – la prima in Italia - per le controversie tra medici e pazienti (il disegno di legge provinciale è stato approvato dalla giunta all’inizio di quest’anno). Oltre a corsi d’inglese e seminari sul rapporto tra informazione e sanità, l’Ordine ha poi attivato un percorso di ricerca e formazione sulla bioetica in collaborazione con la facoltà di Giurisprudenza. L’Ordine, dal 2000, gestisce insieme alla PAT la scuola di formazione specialistica di medicina generale. Infine, tra le novità sostenute da Branz, c’è la recentissima istituzione, con legge provinciale, del Consiglio Sanitario, organo di confronto tra medici e amministratori sulla politica sanitaria.
I numeri e le cariche
All’Ordine sono iscritti 2379 medici chirurghi. 753 sono donne (circa il 31%). Gli ospedalieri sono 717, i medici di base 376, i pediatri di base 76. Sono liberi professionisti in 618, mentre i medici ambulatoriali sono 71. Alle elezioni dello scorso dicembre hanno partecipato 773 medici (il 32,5 % del totale). La lista "Sviluppo ed etica" di Zumiani ha fatto il pieno con 15 consiglieri su 15. Alla lista di Branz neppure un seggio. Nel nuovo Consiglio dell’Ordine preponderante è la presenza di medici ospedalieri (9 su 15). Questa è la composizione del consiglio.
Giuseppe Zumiani, presidente (primario dermatologia a Trento e Rovereto)
Marco Ioppi, vicepresidente (primario ginecologia di Rovereto)
Carlo Pedrolli (dietologo, ospedale di Trento)
Alberto Valli (medicina generale, ospedale San Camillo)
Alberto Mattedi (anestesista, ospedale di Trento)
Renzo Zerbinati (med. generale Alto Garda, segretario Snami)
Aldo Genovese (neurologo, specialista ambulatoriale)
Michele Togni (gastroenterologo, ospedale di Trento)
Paolo Pancheri (pediatra di base, segretario Fimp)
Imelda Menghini (pronto soccorso, ospedale di Arco)
Angela Dell’Oglio (medicina generale, Giudicarie)
Giuliano Mariotti (direttore sanitario, ospedale di Rovereto)
Nicola Lenti (medicina generale Vallagarina)
Andrea Fasanelli (dirigente Apss assistenza specialistica)
Giovanni Cioffi (cardiologo, Villa Bianca di Trento)