La moltiplicazione dei crocefissi
Vi ricordate quel sondaggio de L’Adige sbattuto in prima pagina a fine ottobre che diceva che più del 90 % dei votanti su circa 2.000 persone era d’ accordo con il preside Casna nel mettere i crocifissi in ogni aula scolastica delle Iti (Quello dei crocefissi)? Era quasi incredibile che praticamente tutti fossero d’accordo di marchiare con il proprio simbolo religioso le aule delle scuole. Per me era una tristezza che non venisse preso in considerazione il fatto che l’ imparzialità e la neutralità dei luoghi deputati alla formazione è vitale e non deve sopportare esclusivismi e condizionamenti. Insomma quel sondaggio non riuscivo a digerirlo e mi dicevo: ma L’Adige non è (o almeno non dovrebbe essere) un bollettino parrocchiale dove i sondaggi vengono votati solo dai fedeli più veraci.
Oggi 21 novembre, torno sul sito www.ladige.it nella sezione "sondaggi" a vedere se i dati sono sempre così inequivocabili e cado dalla sedia. Alle ore 9 su 2.314 votanti il 51,64% non è favorevole ai crocifissi nelle aule, il 47,23% è favorevole e l’ 1,13% non sa. Praticamente i contrari ai crocifissi sono saliti dal 9% al 51% ed i favorevoli sono scesi dal 90% al 47% !
Un miracolo? No. Qualcuno ha imbrogliato. Ma da chi sono stati gestiti i dati nella fase iniziale (la più importante) di quel sondaggio? Da monsignore Paul Marcinkus? Dall’Opus Dei? Che tristezza!