Menù
Home
QT
Questotrentino
Mensile di informazione e approfondimento
Utente
Cerca

Leghisti: l’idea fissa

Finita l’estate, ritornano le ossessioni leghiste: naturalmente, sugli immigrati.

Sto andando alla stazione di Trento ed ecco, in piazza Dante, un banchetto della Lega (immagino che ce l’abbiano col voto agli immigrati; scoprirò poi, leggendo il giornale, che la raccolta di firme è "per restituire piazza Dante ai trentini"). Un ragazzotto mi si avvicina e lo stoppo subito: "Assolutamente no!" – gli dico proseguendo. E lui, per la verità in tono giocoso: "Sei un comunista?"; al che, forzando un poco la realtà: "Ebbene sì!" – confermo. E mentre mi allontano lo sento dire: "Non sarai mica anche terrone?".

Proposta leghista per l’arredo urbano di Piazza Dante.

Insomma, l’esperienza governativa li ha tutt’altro che addomesticati, e in queste ultime settimane è tutto un fiorire di deliri di xenofobia. Un nuovo fronte è quello del trasporto pubblico: "Autobus gratis per i trentini, visto che gli extracomunitari non pagano il biglietto? E’ la proposta-provocazione della Lega" – leggiamo sull’Adige del 27 agosto (e, a proposito, notiamo come sia ormai abituale sparare le cazzate più inverosimili per poi smentirle – è lo stile di Forza Italia – o battezzarle da provocazione, e questa è appunto un’abitudine leghista).

Tornando agli extracomunitari abusivi (ma forse qualcuno aveva l’abbonamento, o il detective padano perquisiva tutti i passeggeri?), ecco che il cronista riferisce della lunga puntuale verifica da lui effettuata su due linee dell’autobus, per giungere alla ovvia conclusione che – fatti salvi i non controllabili abbonamenti – i viaggiatori senza biglietto, per quel che si può capire, appartengono ad ogni etnia e ad ogni religione.

E’ poi la volta di Enzo Boso. E’ è reduce da una sconvolgente avventura: ad appena 150 metri dalla sua baita ha scoperto una piccola coltivazione di marijuana: "Sembravano normali piante di montagna", ma "le osservo meglio e mi accorgo che è la zia Maria Giovanna". Al che ha strappato le piantine e si è precipitato dai carabinieri.

Poi si è dedicato anche lui ai gravosi problemi del trasporto pubblico: "Abbiamo il dovere di denunciare un’altra abitudine che da alcuni anni sta prendendo piede da parte di donne straniere. In particolare sugli autobus di linea 1 e 7 si possono trovare 4-5 passeggini aperti con sopra bambini nei posti riservati alle carrozzine per disabili".

Ma c’è dell’altro: "Le utenti straniere e di colore abituano i bambini a salire dalla porta centrale degli autobus, adibita invece all’uscita". Insomma, una serie di violazioni che "metterebbero a rischio la sicurezza degli altri passeggeri". Come si vede, un tema scottante, meritevole di una interrogazione in Provincia, affinché si intervenga su "un regolamento che permette queste gravi violazioni".

Le cose non vanno meglio a Rovereto, dove è stato fondato, in vicolo Parolari, il centro culturale "Mahraba", che si propone di organizzare dei corsi di italiano per arabi e di arabo per italiani, e che al suo interno ha anche un piccolo bar. Il Movimento Sociale e la Lega subito insorgono: il timore è che "i centri di aggregazione per immigrati… fungano da luoghi di reclutamento per le nuove leve del terrorismo islamico".

Vabbè, ma almeno i polacchi o i rumeni… Eh, no, perché in ogni caso simili esercizi pubblici "potrebbero fare concorrenza a bar e circoli italiani, danneggiando economicamente i roveretani".

Ormai la frittata è fatta, il "Mahraba" è in funzione. Bisognerà però "controllare attentamente che queste strutture non si trasformino in modo strisciante ed oscuro in centri di diffusione dell’integralismo islamico".

Resta inevasa una domanda: gli immigrati senza radici diventano malavitosi, quelli che si aggregano in nome della propria cultura diventano terroristi. Ma che devono fare sti benedetti extracomunitari?