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Scontro di civiltà? Solo un tamponamento…

Gli opposti cretinismi buttano benzina sul fuoco. Per ora con scarsi risultati.

Il primo cretino ha preso una busta con l’intestazione della Margherita, ci ha messo dentro una misteriosa polverina bianca (peraltro innocua) ed un messaggio d’insulti, e l’ha spedita al leghista Erminio Boso:

Erminio Boso
"Tu, Calderoli, Borghezio ed altri scemi della Lega andrebbero eliminati fisicamente, speriamo che qualcuno provveda. W l’Islam – W i musulmani – W l’Italia Unita".

"Non ci va di stare sempre zitti, non ci va di continuare a genufletterci, a tenere la testa sotto la sabbia" – replica il segretario della Lega Maurizio Fugatti. Quanto al minacciato, la sua replica è ancor più virulenta: "Sono in possesso di armi e sono deciso a usarle" – tuona Boso, che "manifesta l’intenzione di farsi autorizzare, per legittima difesa, ad utilizzare una nuova arma". Si tratta di "un fucile a pompa Remington 20 Magnum a 7 colpi con munizioni spezzate che fanno un certo effetto. Se qualcuno bussa alla mia porta non ci sono problemi, ma se avesse altre intenzioni, beh, sono armato e mi difenderò".

Poi con lo stesso senso dell’umorismo con il quale Calderoli aveva definito "abbronzata" una giornalista palestinese, avanza – scherzando – l’ipotesi che autore della bravata sia stato il capo della Comunità islamica regionale: "L’imam Breigeche non ha forse detto che aveva votato Margherita? Magari gli è rimasta in casa qualche busta…".

Pochi giorni più tardi entra in azione un idiota dell’altra sponda, che, prendendo sul serio gli inviti alla riscossa di Fugatti e Boso, traccia pesanti scritte blasfeme sui muri della moschea di Trento. Fortunatamente Breigeche dimostra maggiore senso di responsabilità dell’esponente leghista: "E’ forse il premio – dichiara l’imam - che riceviamo per la reazione composta ed equilibrata della nostra gente in Trentino per le vignette blasfeme… Faranno di tutto per creare un clima di scontro, ma il destino di questi loro sforzi malefici è il fallimento… C’è stata un’aggressione che ci ha ferito, ma non vogliamo dare il destro a queste persone e reagire in modo scomposto".

Così, per ora, la storia si è conclusa. Sta di fatto che ci provano e ci riprovano, in un clima generale poco promettente.

Ne è dimostrazione seppur minuscola l’inchiesta condotta dal giornalino scolastico delle medie di Villa Lagarina, dove alla domanda. "Se i tuoi genitori fossero albanesi, musulmani o africani?" i ragazzi intervistati hanno dato delle risposte spesso sconfortanti, ma forse non inattese. In particolare a proposito degli albanesi, "i ragazzini si sono sbizzarriti… - racconta il cronista del Trentino - Molti hanno dimostrato di ascoltare un po’ troppo i discorsi degli adulti".

" ‘Sarebbero arroganti – dichiara uno studente a proposito dei propri genitori - e anche io. Saprei leggere e scrivere l’albanese, puzzerei come loro, avrei un mitra in mano e probabilmente mi drogherei’".

E un altro: "Sarei odiato da tutti, a parte i miei amici".

E ancora, un ragazzino che evidentemente non riesce a immedesimarsi perfettamente: "Li ucciderei [i miei genitori] e sarei di un’altra religione".

Dai commenti degli insegnanti e del capo d’istituto, sembra che una tale percezione dello straniero da parte degli alunni fosse entro certi limiti prevista; ma era importante – crediamo – che questo malessere venisse alla luce, in modo da poterne fare argomento di discussione. Non sappiamo con quale risultato, vista la pressione esercitata su dei giovani in formazione da tanti rumorosi cattivi maestri, spesso dalla famiglia ed anche da un sedicente buonsenso che procede a colpi di stereotipi. Ma è evidente che una scuola che voglia fare il suo mestiere deve almeno provarci.

Quanto la cosa sia comunque difficile lo dimostra la reazione del presidente dell’associazione "Aquila albanese", che ha tutto il diritto di sentirsi amareggiato per quelle affermazioni, ma che dimostra di non aver capito quale sia la funzione dell’insegnante quando dice che si sarebbe aspettato "una maggiore responsabilità dai tre professori che coordinano il giornalino, che… dovrebbero orientare i ragazzini ed essere più attenti nel fare certe domande provocatorie". Ha invece ragione quando lamenta l’eccessiva enfasi data alla notizia dai quotidiani; i quali – aggiungiamo noi – hanno completamente trascurato la parte dell’inchiesta sui rapporti con musulmani e africani, in merito ai quali, a detta dei giornali stessi, non si sarebbe rilevato nessun problema. Questa, ci pare, sarebbe stata la vera notizia: da sottolineare ed esemplificare.