La silenziosa avanzata dei blog
Pensieri, diari, disegni, commenti... Il tutto dentro la grande Rete.
Il termine blog non è ancora entrato nel lessico comune, il mio Zingarelli 2001, infatti, non lo riporta, ma basta digitare blog su un qualsiasi motore di ricerca e si aprono le prime dieci di circa 3.340.000 pagine italiane disponibili, un risultato sorprendente.
Questo fenomeno inizia in America nel 1997, diventando moda anche in Italia dal 2001. Blog è una contrazione di "web log", ovvero "traccia su rete": un sito (web) gratuito, gestito in modo autonomo dove si tiene traccia (log) dei propri pensieri.
Blogger è chi scrive e gestisce un blog, dove può esprimere la propria creatività liberamente, in tempo reale. I pensieri scritti dal proprietario del blog si chiamano post, mentre i commenti sono invece le repliche e le valutazioni dei lettori che animano il dibattito e talvolta svelano vedute parallele a quelle espresse nei post: insomma, una specie di forum e discussione continua e in diretta su argomenti di varia natura ed attualità.
I blog sono considerati la nuova democrazia della rete, perché danno voce alle persone comuni che pensano, leggono, scrivono, dialogano; persone vere, che qui trovano uno spazio per esprimere i loro pareri, che sviluppano opinioni più o meno profonde e critiche in genere pungenti, perché non vogliono rientrare nel conformismo generale.
Non sono semplicemente un mezzo come un altro per comunicare: si tratta di un sistema complesso, in grado di modificare la comunicazione stessa.
In questo luogo cibernetico si possono pubblicare notizie, informazioni, immagini e storie d’ogni genere, entrando in contatto con persone lontane fisicamente, ma spesso vicine alle proprie idee e punti di vista. Alcuni blog si possono considerare veri e propri diari personali e/o collettivi, utilizzati per mettere on-line i momenti importanti della propria vita. In quest’ambiente la riservatezza, il privato, il personale vanno verso la collettività.
Attualmente sono molto diffusi anche blog tenuti da giornalisti, (ad esempio: www. macchianera. net); o da personaggi noti come Beppe Grillo (www.beppegrillo.it), oppure blog umoristici e autoironici (www.personalitaconfusa.splinder.com) o satirici (www.giuda.it) Da ricordare anche il blog del povero Enzo Baldoni ucciso in Irak (www.bloghdad.splinder.com).
Sono soprattutto i giovani a scoprire e divulgare i vari blog, che come abbiamo visto si possono catalogare in varie tipologie: personale, politico, tematico, photoblog, blog vetrina. La quantità di questi siti è in ogni caso vastissima ed è impossibile dare un giudizio sulla qualità, partendo dal presupposto che sono forme libere d’espressione.
I giovani, attraverso i blog, attivano le loro moderne agorà informatiche: delle piazze virtuali per chi spesso non ha mai giocato nelle piazze vere. E qui si gioca un’evoluzione generazionale: gli adulti forniscono ed educano i giovani alla nuova tecnologia, e questi la utilizzano secondo nuove modalità.