Provincia, nomine senza merito
Due segnali negativi arrivano dalla Provincia Autonoma di Trento, in questi ultimi tempi impegnata a rivedere i suoi assetti dirigenziali.
Il primo è la nomina a dirigente del Servizio Autonomie Locali di Giovanni Gardelli, che prima era a capo del Servizio Politiche Gestione dei Rifiuti. Si tratta di una nomina che indica una scarsa attenzione al merito dei nominati per due ragioni. La prima è che la dirigenza Gardelli al Servizio Politiche Gestione dei Rifiuti è stata all’insegna dell’inconcludenza; Gardelli lascia infatti il suo incarico senza aver centrato i due obiettivi principali: rendere il Trentino autonomo nella gestione del rifiuto organico (vedi articolo Democrazia... nel bidone) e dotato di un impianto di incenerimento (di questo noi di QT e molti cittadini si rallegrano, ma questa è un’altra storia). La seconda ragione, ben più grave, è che Gardelli, appena prima della "promozione", è stato direttamente coinvolto, anche se solo sul piano morale, nello scandalo dei rifiuti a Marter: dalle intercettazioni sono emerse le sue relazioni poco trasparenti col titolare della discarica incriminata e soprattutto i suoi fastidi nei confronti dei tecnici del Comune di Trento e dell’APPA, troppo "talebani" – come da lui definiti – ovvero troppo ligi al dovere. Con questi meriti, Gardelli ora dirige il Servizio Autonomie Locali.
Il secondo segnale negativo è arrivato invece da una norma tra quelle che, in chiave anti-crisi, hanno accompagnato la Finanziaria 2009. La norma in questione permette alla Giunta Provinciale di effettuare il conferimento dell’incarico di direttore d’ufficio a personale privo di laurea e senza concorso pubblico. Ed il compito di interrogare il Presidente del Consiglio Provinciale sulla decisione di fare a meno di direttori laureati è toccato proprio al partito accusato di non avere abbastanza a cuore la cultura, la Lega. Si sono chiesti, i consiglieri leghisti, se la norma "non costituisca, in definitiva, solo una forma di premio per i dipendenti più fedeli all’apparato politico a prescindere da qualsiasi altro giudizio inerente le capacità professionali degli stessi".
Come dar loro torto?