Underground da edicola
Mondo beat. Nato a Milano nel 1966, è il primo giornale underground italiano, voce ufficiale dei capelloni che nel capoluogo lombardo si riunivano sotto la statua di Vittorio Emanuele II, alias - ci dice Matteo Guarnaccia - "il pirla a cavallo", per scandalizzare i benpensanti. Dalla veste spartana con grafica minimalista, tra i temi di Mondo Beat v’erano l’obiezione di coscienza, gli anticoncezionali, la commercializzazione del mondo giovanile e la disinformazione borghese. L’esperienza si dissolve dopo sette numeri, per polemiche interne (un editoriale di Feltrinelli, che aveva reso possibile l’uscita dell’ultimo numero), ma anche per sequestri, fogli di via polizieschi e campagne diffamatorie anti-capelloni intraprese dal Corriere della Sera. Dalla dissoluzione del foglio nasceranno in successione (siamo nel 1967) Urlo beat, Grido beat e Urlo e grido beat.
"S" - Situazionismo. Nato come foglio dei licei milanesi nel 1967, provoca, fin dal primo numero, la preoccupazione di destra, sinistra parlamentare e curia. Azioni politiche attraverso il ludico, avversione alla mitizzazione delle merci, dissoluzione della Cultura Ufficiale attraverso pratiche di decultura, nelle quali i canoni comuni vengono ribaltati. Coerente la grafica, di tipo neodada (collage, colori casuali, détournement d’immagini e pubblicità).
Pianeta fresco. Due unici numeri nel biennio 1967-8, ma si può considerare uno dei più bei prodotti dell’editoria italiana beat. Diretto da Fernanda Pivano con la collaborazione di Allen Ginsberg, grafica coloratissima curata da Sottsass, splendidi reportages dai posti più mistici (il secondo numero si apre con un viaggio on the road tra Afghanistan, Pakistan e India) e traduzioni della stampa beat internazionale. Tema prevalente era la non violenza e la ricerca di nuovi metodi di comunicazione tra le persone, alla ricerca di un’armonia universale.
Re Nudo. Tra i più noti e longevi (1970-1980) fogli underground, Re Nudo, fondato da Andrea Valcarenghi, affronta le più classiche tematiche controculturali, in un’ottica che vuole essere una sorta di ponte tra l’underground e la sinistra extraparlamentare.
Puzz. Questo "controgiornale di sballofumetti", nato nel 1971 ed animato dal geniale Max Capa, è una sorta di riduzione (o esaltazione, come si preferisce) del mondo situazionista a fumetti. Radicalmente negazionista, in quanto tale Puzz nega ogni appartenenza, compresa quella underground. Colori acidi, storie non-sense tra il mistico e il tecnologico, il lisergico e l’infantile.
Fallo! Proseguimento di Roman High, creato nel ‘71 da un Angelo Quattrocchi fresco del mondo beat conosciuto di persona negli USA, Fallo! è una sorta di contraltare del più serioso e politicizzato Re Nudo. Grafica eccellente, curata, tra i tanti, da Matteo Guarnaccia.
Insekten Sekte. Manifesto-giornale murale eliografato, 17 numeri dal ’70 al ’75, creatura del disegno onirico e dolcissimo di Matteo Guarnaccia. Uncult della psichedelia italiana.
Cannibale. Nata come supplemento a Stampa Alternativa, è una gustosa rivista a fumetti che a situazioni improbabili unisce la metatestualità delle storie, l’alienazione degli schemi borghesi, la surrealtàdelle situazioni (la storia di una molotov che rischia di essere violentata da un lacrimogeno, ad esempio). Pazienza, Tamburini, Mattioli, Scòzzari ne furono i fervidi animatori.
Frigidaire. Nata dall’officina de Il Male, è una rivista d’arte, reportages alternativi, satira, sperimentazioni grafiche. Viva e vegeta in edicola.